Cultura

“Le tre resurrezioni di Sisifo re”, l’ultimo romanzo di Cosimo Argentina tra fantascienza, noir e follia

Una chiacchierata con l'autore per parlare del suo ultimo libro, un romanzo di fantascienza atipico il cui protagonista si chiama come un personaggio della mitologia greca e assomiglia a Joker.

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È più folle la nostra mente o la realtà quotidiana? Cosimo Argentina si è risposto che a volte la realtà si rivela più improbabile di qualsiasi costruzione mentale: ed è da questo spunto che è nato Le tre resurrezioni di Sisifo re, suo quattordicesimo e ultimo romanzo, in libreria da dicembre 2016 per la casa editrice Meridiano Zero.

copertina-le-tre-resurrezioni-di-sisifo-reGià in precedenza il 53enne Argentina si era dedicato al noir e all’hard boiled, ma è la prima volta che, dopo una serie di ambientazioni tra Taranto, dove è cresciuto, e la Brianza, dove vive dal 1990, ha scelto di dare un taglio fantascientifico al suo romanzo. Anche se Le tre resurrezioni di Sisifo è molto di più: «Prende spunto da quel filone, ma si sviluppa come una contaminazione con altri generi – spiega Argentina -. È anche molto visivo e visionario: mi piacerebbe, un giorno, farne uscire una versione illustrata». Già dalla copertina si capisce che sarà tutto fuorché banale: il titolo, scritto con un carattere che ricorda le serie tv sci-fi come Battlestar galactica, cita un personaggio della mitologia classica, e convive con un’immagine che ricorda il Joker di Heath Ledger ne Il cavaliere oscuro, il film di Christopher Nolan del 2008. «Fino ad adesso le copertine sono sempre state il mio punto debole, ma questa mi piace tantissimo» ammette l’autore. Forse proprio perché riesce a trasmettere in modo immediato la complessità delle contaminazioni e dei riferimenti di cui l’intero libro si nutre. «Tra coloro che mi hanno ispirato non ci sono solamente scrittori – continua -. Di certo il romanzo è un omaggio ai primi autori di fantascienza, primo fra tutti Robert Erwin Howard. Ma dentro ci sono rimandi agli autori di comics come Sin city, ad Andrea Pazienza e ai fumetti di Rolling Stone, insieme al cinema e alla trilogia di Nolan dedicata a Batman, e persino a Byron e Dante: non è detto che tutti debbano conoscere tutto, ognuno ci vede e riconosce quello che vuole».

Lo stesso protagonista, il detective Sisifo, è un incrocio di citazioni: porta il nome del personaggio greco, simbolo di una condanna eterna, e veste come un pagliaccio, con una maschera che è sia un elemento tipico del teatro classico, sia una legittimazione, perché lo libera di ogni vergogna. Insieme al suo assistente, un reietto della società, Sisifo si muove in  un’oscura megalopoli di un futuro quasi prossimo (siamo nel XXIII secolo), dilaniata da una guerra civile in cui si scontrano fazioni politiche avverse, crudeltà subumane e stregoneria, per cercare di sventare un omicidio non ancora compiuto. Intanto, su un altro piano spazio-temporale, tutto quello che avviene nella trama primaria del racconto viene ribaltato: mentre l’intreccio si fa sempre più complesso e avvincente, il lettore incontrerà via via sempre nuovi personaggi, inquietanti e bizzarri. Come Dedalo, un inconsapevole angelo mancato, e Zoro, un vecchio criminologo in sedia a rotelle a metà tra Lombroso e Nietzsche. La sensazione è che l’autore si sia divertito a mescolare tutti i riferimenti a lui più cari in un grande calderone cyber-punk.

D’altra parte lo stesso Argentina ammette di vivere la scrittura come come una forma di risarcimento per la troppa matematica che ha incontrato a scuola, lui che avrebbe voluto fare il Classico e iscriversi a Lettere ed è invece finito allo Scientifico e, poi, a Giurisprudenza. Insegnante di diritto alle scuole superiori (è proprio come insegnante precario che per 28 anni ha girato la Brianza e il Nord Milano), ammette di incontrare spesso studenti ed ex studenti alle presentazioni dei suoi libri: «Li riconosco quasi sempre, anche se ormai alcuni di loro hanno già 40 anni, ma mi imbarazzo sempre tantissimo quando non mi ricordo il nome». Argentina è anche autore e appassionato di teatro, e giovedì 26 gennaio ha inaugurato il suo corso di scrittura creativa presso il circolo Arci di Cesano Maderno. Prossimamente, e prima di un tour che lo vedrà impegnato tra Milano, Roma e Bari, sarà a Meda, Cantù e Seregno per parlare con i suoi lettori del suo ultimo romanzo.

Foto per gentile concessione di Cosimo Argentina

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