Politica

Elezioni provincia MB: manovre verso il Pirellone e … Roma?

Se le elezioni provinciali hanno detto poco alla gente, molto hanno fatto capire delle logiche sottese ai partiti.

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Le elezioni provinciali brianzole, pur contraddistinte da una affluenza scarsa, hanno comunque fornito spunti interessanti sui posizionamenti e le prospettive interne ai vari schieramenti. Sedici i posti a disposizione. Votavano solo Sindaci e Consiglieri comunali con il meccanismo del voto ponderato. I Comuni più grossi, in sostanza, valgono di più di quelli piccoli, con Monza che ha un indice di ponderazione pari a 456, venti volte quello di Correzzana e oltre il doppio di Seregno.  
Detto dei grillini, che avevano ricevuto indicazioni dai vertici nazionali di non partecipare alla consultazione elettorale, 10 seggi sono andati all’area del Partito Democratico, 4 a Forza Italia e 2 alla Lega Nord.
Nessuna sorpresa particolare nel Partito Democratico, dove solo Scanagatti prende forse meno consensi rispetto alle aspettative e cede il passo e il primo posto al segretario provinciale Pietro Virtuani. Proprio quest’ultimo potrebbe essere l’outsider e la sorpresa in vista delle prossime elezioni regionali, dove, scontata la riconferma di Laura Barzaghi, sulla carta toccherebbe a Pietro Luigi Ponti prendere il posto al Pirellone di Enrico Brambilla, che ha già uno scranno assicurato in Parlamento a Roma. Ma se Ponti ha ormai confermato la sua candidatura per la Regione, ecco che potrebbe ora dover fare i conti proprio con Virtuani, senza trascurare che per lui al momento non è in ogni caso scontato neanche l’appoggio di Enrico Brambilla: l’area vimercatese potrebbe infatti lanciare un proprio uomo destinato a raccogliere l’eredità e buona parte dei voti di Brambilla. E Ponti ha il suo bacino elettorale più significativo nella stessa area geografica della Barzaghi, con la quale dovrebbe quindi in tal caso entrare direttamente in concorrenza.
In Forza Italia invece Fabrizio Sala conferma la sua leadership indiscussa, forte dell’appoggio dei sindaci del territorio, Antonio Romeo e Riccardo Borgonovo su tutti. Da registrare però come su Rosario Adamo, da sempre amico anche di Paolo Romani,  si siano concentrati e abbiano fatto quadrato, sotto la regia di Domenico “Mimmo” Pacicca, il senatore Andrea Mandelli e il gruppo dei ponzoniani rimasti, che ancora vantano soprattutto a Monza e Desio un po’ di uomini e consensi. Premesso che Dario Allevi  in accordo con Fabrizio Sala è candidato sindaco a Monza,  sarà proprio Rosario Adamo lo sfidante di Fabrizio Sala alle prossime elezioni regionali in Forza Italia?
Da ultimo la Lega Nord, dove Andrea Monti conferma di essere ben radicato sul territorio, nonostante la sconfitta alla segreteria provinciale dell’autunno corso e nonostante avesse contro i giovani padani e i salviniani capeggiati da Grimoldi. Stavolta il primo degli eletti in casa padana è lui, con Andrea Villa a seguire. Massimiliano Romeo viene dato in pole position per Roma, vuoi vedere che al Pirellone la Lega brianzola tra un anno ci manda il suo uomo di Lazzate con benedizione dello stesso Massimiliano Romeo?
Elezioni provinciali poco sentite e seguite dalla gente, ma all’interno dei partiti già sono cominciate le manovre e le prove di forza in vista dei prossimi appuntamenti elettorali, con vista soprattutto sul Pirellone.

Articolo di la “Pulce”

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