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Pedemontana, 450 milioni dalla Regione. Pioggia di critiche

La cifra, diluita in vent'anni, servirebbe da fondo di garanzia per le banche, che sarebbero così invogliate a investire nel progetto, per ora bloccato.

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450 milioni di euro. È la somma che Regione Lombardia vuole mettere a disposizione per Pedemontana: un fondo ventennale che coprirebbe i debiti con le banche e che è stato inserito nel bilancio triennale provvisorio del 2017. A partire dal 2025, se i pedaggi saranno inferiori alle stime, come i primi piani del traffico sembrano dimostrare (emblematico quello presentato in primavera dallo studio Meta, ndr), le banche creditrici potrebbero contare sul fondo regionale: 22,5 milioni di euro annui.

Una soluzione che non è piaciuta agli ambientalisti, e che si è subito attirata le critiche dell’opposizione. «L’emendamento presentato da Lega Nord serve a mantenere in piedi un progetto fallimentare e dannoso per i nostri territori: si vogliono socializzare le perdite e privatizzare i guadagni – protesta la senatrice Pd Lucrezia Ricchiuti -. Verrebbero accantonati centinaia di milioni di euro dei lombardi nell’arco di vent’anni sulla base di un piano economico e finanziario palesemente poco sostenibile nel tentativo di invogliare le banche a investire nel progetto. Così a rischiare sarebbe ancora e solo il pubblico». Critico anche Enrico Brambilla, capogruppo Pd in Regione, che ha inoltre chiesto di chiarire dal punto di vista legislativo l’emendamento presentato dall’assessore Massimo Garavaglia, che introdurrebbe una deroga a una legge nazionale per poter attribuire un compenso agli amministratori di società pubbliche o partecipate, anche se già in pensione. Come Antonio Di Pietro, presidente del Cda di Pedemontana.

«A Roma è stato proprio il Pd, insieme alla Lega nord a consentire alla Lombardia, con un emendamento alla legge di bilancio, di tenere a tempo indeterminato Asam, la holding che controlla Serravalle e Pedemontana, spalancando così la strada alle garanzie regionali per Pedemontana – attacca Gianmarco Corbetta, consigliere regionale M5S -. La credibilità di Brambilla vale come il due di picche e il fatto che apra bocca su questa partita per criticare la garanzia regionale fa veramente ridere». Il M5S ha inoltre depositato un emendamento al bilancio per chiedere di utilizzare i fondi garanzia di Pedemontana per sostenere le Pmi: «È ora di finirla con un finanziamento pubblico che finisce solo a opere inutili, devastanti e antistoriche – conclude Corbetta -. Dobbiamo investire sulle Pmi, sul trasposto pubblico e sulla rete stradale esistente».

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