Cesano Maderno, consegnate le civiche benemerenze

19 dicembre 2016 | 10:14
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Cesano Maderno, consegnate le civiche benemerenze

A ricevere le civiche benemerenze, giovedì 15 dicembre, sono stati cinque cittadini cesanesi. Altri quattro sono stati insigniti di una menzione speciale.

Cinque benemerenze e quattro riconoscimenti con menzione speciale. In tutto sono nove i cittadini di Cesano Maderno premiati dal sindaco Gigi Ponti e dal presidente del consiglio comunale Maurilio Longhin giovedì 15 dicembre in occasione dell’assegnazione delle civiche benemerenze, costituite da un diploma di merito e da una spilla raffigurante il Torrazzo, la costruzione di origine medievale a scopo difensivo che sorge poco distante da Palazzo Borromeo. Scelti tra le candidature proposte dalla cittadinanza e dalla conferenza dei capigruppo, sono stati insigniti delle benemerenze i cesanesi che si sono distinti nel campo delle scienze, delle lettere, delle arti, del lavoro, della scuola e dello sport, con iniziative a carattere sociale, assistenziale e filantropico, aumentando con il proprio valore anche il prestigio della città: Alfredo Anzani, Giuseppina “Pinuccia” Fumagalli, Riccardo Redaelli, Emilio Sperlì e Aldo Strada. Le menzioni speciali sono invece andate a Giacomo Chiantella, Luigi Ravagnati, Don Ambrogio Pirovano ed Ernesta “Tina” Sozzi.

«Con l’assegnazione delle benemerenze si intende non solo encomiare, ma anche portare ad esempio della collettività l’opera di coloro i quali si sono spesi con passione, tenacia, abnegazione ed impegno per la crescita morale e di costume della nostra comunità – ha dichiarato Ponti -. Spesso lontani dai clamori delle cronache, costoro hanno elevato se stessi e le persone che hanno beneficiato del loro operato ma, prima ancora, onorato tutta la città che in essi si riconosce».

Le civiche benemerenze: i premiati. Alfredo Anzani è stato chirurgo presso l’ospedale San Raffaele di Milano, ha insegnato all’Università degli Studi di Milano e all’Università Vita-Salute San Raffaele, occupandosi in modo particolare di etica medica e sociale. Ha inoltre partecipato attivamente alla vita, anche politica, di Cesano, di cui è stato assessore, consigliere e presidente del consiglio comunale. Giuseppina Fumagalli, insegnante ed educatrice, dirige dal 2007 il nuovo “nido Ronzoni”, dedicato ai più piccoli, e dal 1984 è attiva sul territorio per la gestione e realizzazione di iniziative e spazi a favore della collettività, in particolare giovani e anziani. Riccardo Redaelli, esperto di geopolitica di fama mondiale, è professore all’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano, e, tra le altre cose, dirige un programma di ricerca sulla situazione politica e di sicurezza in Libia finanziato dal Ministero degli Affari Esteri, con cui collabora nell’ambito di programmi di riconciliazione nazionale e di cooperazione scientifica e accademica in diversi paesi del Medio Oriente, promuovendo la difesa delle minoranze culturali e religiose in Libia e Iraq. Ha svolto consulenze e ricerche per la Commissione Europea, il Parlamento Europeo e il Ministero della Difesa italiano, e ha partecipato diverse volte ai Nato Opinion Leader Group in Afghanistan. Emilio Sperlì, insegnante, è stato invece premiato per il suo contributo alla formazione civile, umana e sportiva di tanti cesanesi, anche grazie al suo ruolo di amministratore locale, prima come consigliere comunale e poi come assessore. Infine Aldo Strada, calciatore e sportivo esemplare per correttezza e serietà, ha ricevuto la civica benemerenza per il suo contributo allo sviluppo e al progresso di Cesano, di cui è stato assessore, promuovendo lo sport tra i più giovani.

Le menzioni speciali: i premiati.Giacomo Chiantella, esponente di spicco dell’Anpi, ha ricevuto una menzione speciale per la sua partecipazione attiva nell’associazione e le sue doti di moderazione, dedizione e senso di responsabilità. Del neurochirurgo Luigi Ravagnati è stato premiato invece soprattutto l’impegno nello studio della storia locale, una passione che ha prodotto una lunga serie di saggi e articoli. Don Ambrogio Pirovano, sacerdote per quasi 25 anni al Villaggio Snia, ha saputo sostenere la popolazione e mantenere unita la parrocchia, facilitando l’integrazione e l’incontro con culture e religioni differenti. Ernesta Sozzi, infine, con una donazione ha permesso di avviare il progetto Villa Tina, per sostenere interventi a favore di minori e nuclei familiari in difficoltà.