Salute

Butti eletto presidente del distretto socio sanitario di Vimercate

Il sindaco di Seveso Paolo Butti è stato eletto dall'assemblea del sindaci come presidente del distretto socio-sanitario di Vimercate. La sua vice è Valentina Del Campo (Arcore).

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Il sindaco di Seveso Paolo Butti sarà presidente del distretto socio sanitario di Vimercate. Eletto dall’assemblea dei sindaci, riunitasi lunedì 5 e martedì 6 dicembre, Butti resterà in carica fino a fine mandato, affiancato dalla vicepresidente Valentina Del Campo, già vicesindaco di Arcore. Butti, che non percepirà alcun compenso per il suo ruolo, dovrà rappresentare un territorio molto vasto e trasversale, dando voce alle diverse istanze e problematiche del distretto più popoloso dell’Ats (Agenzia di tutela della salute) Brianza, che comprende 45 comuni e oltre 500mila abitanti.

«Il distretto di Vimercate ha una grande estensione – afferma infatti il sindaco di Seveso -. Seveso e Arcore ne rappresentano le due estremità est/ovest, quasi un perimetro dell’area vasta che non verrà più realizzata. Come presidente, il mio compito sarà principalmente di sintesi tra gli ambiti di riferimento, ma anche di referente per le problematiche e le esigenze del territorio, con un collegamento diretto al terzo settore, per l’ottimizzazione dei servizi offerti sul territorio».  Tra questi ci saranno, per esempio, i nuovi Presst (Presidi socio-sanitari territoriali), una delle innovazioni della riforma sanitaria: si tratta di poliambulatori in grado di offrire cure di base e specialistiche, un modo per ridurre gli accessi al pronto soccorso e quindi snellire i tempi di attesa.

«Ho voluto impegnarmi, anche se è un ulteriore carico di lavoro, perché credo sia compito fondamentale delle amministrazioni essere responsabili della salute dei cittadini, anche a livello sociale – commenta Butti -. Non sono uno specialista del campo, ma il mio ruolo sarà soprattutto quello di creare sinergia fra i tre ambiti, con il supporto tecnico di riferimento, oltre a quello dell’Ats. Credo inoltre che sia stata molto utile l’esperienza maturata in questi anni con i servizi sociali. Anche se ai tempi non abbiamo sostenuto la riforma, ora che è stata approvata, mi sembra giusto impegnarsi al massimo e in prima persona per ottenere che funzioni al meglio».

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