Cultura

Anche la Villa Reale aveva le sue terme (riservate alle donne)

Finalmente visitabili le stanze da bagno che furono delle sovrane d'Asburgo. Due i giorni per scoprire questi luoghi mai visti.

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Avrebbero potuto restare dei depositi di opere d’arte se l’architetto Lattuada non avesse avuto l’intuizione che quelle due stanze  un tempo fossero qualcosa di diverso. Ed è così che  è stato riscoperto il cosiddetto Bagno della Vicereginadue ambienti collocati al piano terra della Villa Reale che avevano la funzione di gineceo.

I nuovi ambienti saranno aperti al pubblico l’11 e il 25 novembre 2016 per la prima volta dopo 240 anni. Storia curiosa si diceva: sì, perché i due locali – riscoperti nel corso dei lavori di restauro del 2000 finanziati dal comune di Monza – in un primo momento vennero utilizzati come vero e proprio deposito delle opere destinate alla collezione dei Musei civici di Monza. I lavori diretti dall’architetto Bruno Lattuada, attraverso la meticolosa rimozione delle decorazioni e degli stucchi stratificatisi nel corso del ‘900 e grazie agli studi approfonditi degli ambienti in collaborazione con il Centro documentazione Residenze Reali Lombarde, hanno però portato alla luce funzioni, caratteristiche e importanza storico-artistica delle due stanze reali. Queste ultime, infatti, furono destinate dal 1777 al 1895 a “sedi” di intrattenimento e benessere prettamente femminili, in cui le varie sovrane, che hanno abitato la Villa, da Maria Beatrice d’Este, a Amalia di Baviera – da cui deriva il nome di Bagno della Viceregina –, a Maria Elisabetta di Savoia Carignano, potevano prendersi cura del proprio corpo e del proprio spirito lontane dai propri consorti. 

Dopo sedici anni dalla conclusione dei lavori – terminati nel 2001 – finalmente le sale da bagno hanno raggiunto la conformità con le norme di sicurezza per le visite del pubblico e sono pronte ad accogliere i primi visitatori già nelle giornate di venerdì 11 e venerdì 25 novembre 2016. Presente all’anteprima per la stampa del 7 novembre 2016, oltre all’architetto Lattuada e alla presidentessa di Residenze Reali Lombarde Marina Rosa, anche Lorenzo Lamperti, direttore del Consorzio Villa Reale e Parco di Monza.
“Sono soddisfatto dei lavori fatti e contento che un nuovo tassello possa essere aggiunto alla magnifica storia della Villa Reale. –  e ha aggiunto lo stesso Lamperti – I lavori di restauro del complesso Reale monzese non finiscono qua: il progetto di restauro della Cappella Reale e del Teatrino sono già pronti; e con loro, rispettivamente, 600 mila e 1 milione e cinquecentomila euro per la realizzazione dei lavori”.

L’appuntamento è quindi fissato in due date, che potrebbero aumentare se l’affluenza di visitatori risultasse considerevole. Attenzione però: per chi fosse interessato si consiglia di prenotare i biglietti all’indirizzo info@residenzerealilombarde.it o al numero 3405830650. Le visite infatti saranno organizzate, per entrambe le giornate, in modo tale da permettere al pubblico di ammirare al meglio le bellezze dei bagni reali: considerata la modesta metratura delle sale da bagno, infatti, l’organizzazione Residenze Reali Lombarde distribuirà le visite (da un’ora ciascuna) nell’arco d’orario che va dalle 18.00 alle 21.00, facendo entrare ogni gruppi di approssimativamente 15-20 persone alla volta. Costo 10 euro.
Foto e video di Lucilla Sala. Articolo di Matteo De Padova.

 

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