Politica

Scanagatti [VIDEO] attacca: “Per le scuole in passato si è fatto poco!”

Il Rapporto Ecosistema scuola di Legambiente pone Monza al 35esimo posto in Italia, terzultima in Lombardia. Il sindaco Scanagatti: "Le precedenti amministrazioni non se ne sono interessate!".

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Messa in sicurezza, ottimizzazione energetica e messa a norma dell’edilizia scolastica. Sono queste le emergenze degli edifici dove gli studenti monzesi passano gran parte della loro giornata. Almeno secondo il sindaco del capoluogo brianzolo, Roberto Scanagatti. Che, in una video-intervista con MBNews, non usa mezzi termini per commentare il XVII Rapporto Ecosistema Scuola di Legambiente (di cui abbiamo dato notizia qui), l’indagine annuale sulla qualità dell’edilizia scolastica e dei servizi scolastici. E soprattutto la posizione in graduatoria di Monza, 35esima su 86 capoluoghi di provincia italiani. Terzultima in Lombardia, davanti solo a Pavia e Como.

“La riqualificazione dell’edilizia scolastica è sicuramente un problema importante – afferma Scanagatti – come previsto nella Finanziaria, le spese per l’efficientamento energetico e la messa in sicurezza per l’impiantistica e l’adeguamento alle norme sismiche non possono essere conteggiate nel pareggio di bilancio, altrimenti non potremo mai impegnare le risorse necessarie. Anche nella nostra città per troppi anni si è fatto poco per l’edilizia scolastica – continua – durante il mio mandato la priorità assoluta è stata proprio quella della scuola”.
Una priorità che marcherebbe, secondo Scanagatti, la differenza tra l’attuale amministrazione comunale, quasi giunta alla scadenza quinquennale, e quelle precedenti.

La situazione precaria dell’edilizia scolastica a Monza si inserisce, comunque, in un contesto lombardo a tinte chiaroscure. L’indagine di Legambiente, infatti, mette in luce che gli edifici scolastici sono a dir poco datati. Quasi ‘storici’. Basti pensare che il 79,1 per cento delle scuole è stato costruito prima del 1974 e solo l’1,5 per cento dopo il 2001. A questo si aggiunge che nell’11 per cento degli edifici lombardi sono stati certificati casi di presenza amianto e solo il 7 per cento ha visto azioni di bonifica.

Non mancano, comunque, alcuni elementi positivi. La Lombardia è una delle regioni che ha stanziato più fondi per la messa in sicurezza e manutenzione, in media 121.346 euro per ciascun edificio, tre volte in più della media nazionale. Da sottolineare, poi, anche l’attenzione nelle mense scolastiche per l’alimentazione bio e per i prodotti IGP e DOP a km 0.

Nonostante qualche barlume di speranza, a Monza il sentimento dominante generato dallo stato del patrimonio edilizio scolastico è la preoccupazione. E non potrebbe essere altrimenti, visto che, secondo il rapporto “Monza in cifre 2016”, nel capoluogo brianzolo il totale degli alunni, tra istituti pubblici e privati di ogni ordine e grado, è di circa 24mila unità. Una cifra decisamente consistente.20161108_203645 (Copia) Che potrebbe rendere la tematica scuola uno dei punti principali di dibattito dell’ormai prossima campagna elettorale per lo scranno più alto di Piazza Trento e Trieste. Ecco perché, forse, non è un caso che ieri sera, 8 novembre, Scanagatti era al cinema Capitol alla presentazione del docufilm “I bimbi sanno” diretto da Walter Veltroni. Ad accompagnare il sindaco di Monza c’erano anche la Presidente del Consiglio Comunale, Donatella Paciello e l’Assessore comunale all’Istruzione, Personale e Servizi al Cittadino, Rosario Montalbano. In sala c’era pure l’ex primo cittadino di Roma in persona. Che ha spiegato il senso della sua opera, candidata come miglior documentario al David di Donatello 2016. “I bambini sono portatori di un loro pensiero autonomo e devono essere rispettati per questo – afferma Veltroni – ai 39 piccoli protagonisti del mio docufilm, tutti tra gli 8 e i 13 anni, ho posto domande sull’amore, la famiglia, l’omosessualità, la crisi e Dio, temi importanti su cui hanno dato risposte profonde, divertenti e spesso sorprendenti”. L’evento al cinema Capitol è stato anche l’occasione per annunciare un’iniziativa da realizzare a Monza e tutta dedicata ai più piccoli. “Nella nostra città abbiamo il Consiglio comunale dei ragazzi e delle ragazze – spiega Paciello – abbiamo pensato di coinvolgerne 30 con i loro docenti per un progetto, che vedrà la luce la prossima primavera. Sarà un festival delle nuove tecnologie – continua – parteciperanno importanti aziende del territorio ed esperti del settore per parlare dell’uso consapevole e delle opportunità offerte dalle nuove tecnologie”.

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