Economia

Muggiò non sente la crisi: + 9% di fatturato nel 2016. Ecco i dati “choc”

L'impresa muggiorese fattura 760 milioni di euro nel 2015, un dato superiore alla media della provincia. Ottimi i dati sulle assunzioni e sull'affidabilità delle aziende.

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“Se l’Italia e l’Europa litigano su decimali di 0.1, qui a Muggiò le imprese fanno segnare un più nove per cento sul fatturato, due punti in più della media provinciale del 2015”. I pochi presenti, ieri, 17 novembre, nella Sala civica di Villa Isimbardi, sede della terza edizione dell’Osservatorio sull’economia del territorio di Muggiò, rimangono a bocca aperta.

È con questa battuta che Michele Testa, assessore allo Sviluppo Economico di Muggiò, dà la misura e il potenziale imprenditoriale e produttivo della città brianzola. Il dato non è campato per aria. La fonte è l’autorevole agenzia di rating Cerved, partner di riferimento delle più prestigiose Istituzioni italiane e internazionali, come il Fondo Monetario Internazionale e Banca d’Italia.

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La ripresa economica in Brianza e in particolare a Muggiò c’è e si vede. Dalle analisi Cerved emerge che le aziende muggioresi hanno generato nel 2015 un fatturato di circa 760 milioni di euro, con un aumento del 1,3 per centro delle imprese con fatturato superiore ai due milioni di euro rispetto al 2014.

 

Inoltre il numero delle aziende operative a Muggiò è cresciuto rispetto all’ultimo biennio: sono 1.841 le imprese muggioresi attive nel 2016 nei settori delle costruzioni, della fabbricazione di prodotti in metallo e del commercio al dettaglio e all’ingrosso.

Aumenta del 6.5 percento rispetto all’anno scorso, da 4.180 a 4.450, anche il numero degli addetti impiegati dalle aziende di Muggiò, superando anche in questo caso la media della provincia.

Fiore all’occhiello dell’imprenditoria muggiorese è l’affidabilità percepita dagli istituti di credito: la quota di aziende con ottimo profilo di rischio è superiore alla media nazionale.

L’affidabilità degli imprenditori agli occhi delle banche è anche il tema centrale dell’intervento di Alessandro Tescari, consulente aziendale di Bilancio Utile.

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“Se si vuole ottenere un credito, sono fondamentalmente tre le regole d’oro per evitare di sembrare un mostro per le banche ed essere allontanato con torce e forconi – ha spiegato Tescari –. Primo, conoscere a fondo tutti i dati della nostra azienda e dimostrare che sono credibili e di interesse per la banca. Secondo, fate in modo che attorno alle vostre pratiche non ronzino troppi consulenti: le banche non si fidano di loro e nel dubbio non vi finanzieranno. Terzo, curate la visita nella vostra azienda. Solo così la banca potrà verificare che siete degli imprenditori affidabili”.

Insomma, anche se le aziende di Muggiò godono di un’altissima credibilità, qualche consiglio non guasta mai. Soprattutto quando di mezzo ci sono soldi e banche.

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