L’ippodromo di Monza cambia pelle. Da vecchio rudere quale è ora, a stabile recuperato per tenere vivo un caro ricordo nato nel 1922. Situato all’interno del Parco, nell’area compresa fra le villa Mirabello e la villa Mirabellino, ha dovuto subire la furia di quattro incendi fra il gennaio 1987 e il giugno 1990.
250 mila euro: questa la cifra stabilita per ridare lustro allo storico caseggiato. Il trasferimento di capitali al Consorzio Parco e Villa Reale è stato approvato dalla giunta mediante una delibera di pochi giorni fa e il progetto è dunque pronto per essere avviato.
Il recupero consisterà nel risanamento conservativo nelle tettoie dell’ex insellaggio e biglietteria, che costituiscono le testimonianze residuali dell’impianto sportivo creato nel 1922 nella grande area a prato nel centro del Parco di Monza, a seguito dell’incendio che ne ha distrutto le tribune negli anni ‘80. Fino ad oggi l’intervento in oggetto non è stato realizzato, ma le condizioni di opportunità e pubblica utilità sono rimaste, in particolare perchè la struttura dell’insellaggio versa in condizioni di degrado tali che ne hanno determinato la necessità di recintarla per la protezione del pubblico dalla caduta di elementi della copertura.
L’area di recente è stata poi al centro di un acceso dibattito che ha visto come protagonista Papa Francesco. Gli ambientalisti di Monza hanno infatti inviato una lettera aperta per invitare il Santo Padre a considerare un altro luogo per la messa di popolo della prossima Primavera. Così come nei mesi scorsi hanno sollevato con vigore la compatibilità del Parco a grandi eventi come i mega concerti, lo stesso stanno facendo adesso con la celebrazione annunciata per il prossimo 25 marzo, tanto più che si parla oramai di una partecipazione di circa un milione di fedeli. Il luogo scelto per la funzione è proprio la vasta area di circa quattro ettari dell’Ippodromo.
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