Monza, voto2017, Gerosa: una nuova lista civica, bilancio e profughi

Alessandro Gerosa, capogruppo di Sel a Monza, ha annunciato la sua candidatura. Tra le novità: la nascita una lista civica.
Ci sarà anche lui alle prossime amministrative 2017. Alessandro Gerosa, capogruppo di Sel in consiglio a Monza, ha annunciato la sua candidatura. Una scelta coerente ma con alcune novità in serbo, prima tra tutte il correre con una nuova lista civica.
«A livello provinciale Sel ha deciso che a Monza non ci sarà una lista identitaria bensì ha scelto di spendersi per generare una lista civica che rappresenti le istanze di sinistra ma con una buona dose di rinnovamento». Il tutto, anche in questo turno elettorale, a sostegno della candidatura dell’attuale sindaco Roberto Scanagatti (Pd).
Un bilancio positivo, per il consigliere Gerosa, in quanto, per sua stessa ammissione, costituisce “una felice eccezione“, in quanto a livello nazionale Pd e sinistra hanno mostrato segni di divisione. Nel capoluogo brianzolo però il sodalizio è forte: «Tra gli aspetti positivi certamente il documento di piano e il mantenere fermi i capitoli di bilancio sulla scuola e il sociale. Questo mandato è stato difficile per varie ragioni, a partire dalle pesanti eredità dell’amministrazione Mariani, e per il pareggio di bilancio».
Guarda avanti Gerosa, e lo fa con lo spirito del continuo miglioramento. Soprattutto in tema di partecipazione. Molto si è fatto ma tanto resta ancora da fare: «E’ necessario ripensare a tematiche quali il diritto alla casa e l’assistenza alle frange più deboli. L’amministrazione non deve essere più vista come una entità lontana». La nuova scelta civica, di cui si saprà nel dettaglio a breve, non nasce all’interno del consiglio comunale, vedrà volti nuovi proprio perchè nel pieno spirito dell’inclusione.
E sulla questione via Asiago? Qual è il pensiero del consigliere? «Noi abbiamo la responsabilità di governare e trovare delle soluzioni concrete. Nel caso specifico siamo in presenza di due vittime: i residenti e i richiedenti asilo. La soluzione è solo una, ovvero trovare uno spazio alternativo ben venga dunque la proposta del vecchio ospedale San Gerardo».