Si lavora a passo spedito in Villa Borromeo. In corso la sanificazione delle fondamenta. Il prossimo passo dopo aver messo in sicurezza la struttura sarà il vero e proprio restauro, il più lungo tra gli interventi. Nel frattempo il primo cittadino Rosalba Colombo ha tenuto aperto uno spiraglio sulla proposta tirata fuori da Vittorio Sgarbi in tempi di elezioni comunali: un distaccamento della Pinacoteca di Brera nell’arcorese Villa di Delizia.
Passeggiando davanti ai cancelli della villa è impossibile non notare le gru all’opera. Uno scenario a cui i cittadini si stanno abituando man mano che i mesi passano e che si vedrà per un lungo periodo. “Gli operai sono al lavoro e le tempistiche sono buone. In questo momento stanno pensando alla bonifica di pavimenti, tetto e fondamenta. Solo dopo aver assicurato la stabilità della struttura si passerà al restauro conservativo che richiede molto tempo”, ha precisato il sindaco Rosalba Colombo. Proprio questo sabato, 12 novembre, consiglieri e primo cittadino hanno visitato l’edificio per verificarne lo stato dei lavori.
Numerose le destinazioni d’uso previste dal piano tra cui la sede di Parco Valle Lambro, un’associazione di promozione della cultura ed un comitato che gestisca gli spazi della villa per mostre ed eventi. L’idea che piace, però, resta quella di Sgarbi (Leggi qui). Le Scuderie Borromeo ospitano, infatti, qualche distaccamento dell’Accademia di Belle Arti di Brera. Perché non portare anche qualche opera, magari tra quelle non visibili al pubblico conservate nei depositi dell’Accademia? Questo l’auspicio del noto critico d’arte nella sua visita arcorese dello scorso giugno. “Un’ottima idea quella di Vittorio Sgarbi. Ci ha parlato di cultura e la nostra amministrazione è particolarmente sensibile all’argomento”, ha confermato il primo cittadino.
Il piano della giunta Colombo, portato avanti dalla ditta Italiana Costruzioni, prevede di recuperare la Villa Borromeo d’Adda ed evitarne il crollo grazie allo studio di progettazione “5+1 AA“. Tremila metri quadrati che sono il vanto di Arcore verranno restaurati per un totale di circa 18 milioni di euro comprensivi di manutenzione per 20 anni. Il comune anticiperà 2,5 milioni di euro che derivano dalla vendita di Metano Arcore, da una parte, e 500 mila del bando Arcus dall’altra, per poi pagare il leasing di 40 rate da 600mila euro in 20 anni. Per maggiori dettagli sul progetto leggi anche “Arcore riavrà in 2 anni Villa Borromeo“.
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