Il Pd (ri)pensa il Parco di Monza: 25 idee di sinistra, ma senza maxi concerti

Sabato mattina il Partito democratico ha presentato 25 proposte per il futuro del polmone verde. Idee nuove e vecchi, ma non si parla di altri mega concerti.
Concertoni sì, concertoni no. Il dilemma sta attraversando ormai il Pd da mesi. I mega eventi all’interno del Parco di Monza come la due giorni di rock con Luciano Ligabue o il God of metal della scorsa estate hanno scatenato polemiche e veleni in modo particolare da parte del mondo ambientalista brianzolo.
Sabato mattina, 17 ottobre, all’Urban center, il Partito democratico ha convocato un Forum su Parco e Villa Reale coordinato da Sergio Civati per presentare 25 idee sul futuro del polmone verde, fra le quali però non vengono mai menzionati i grandi concerti come quello di Manu Chao o, appunto, del rocker di Correggio.
Un vero e proprio Manifesto che però sembra suonare come una bocciatura per le manifestazioni oceaniche. Le stesse manifestazioni contro le quali gli ambientalisti del comitato per il Parco hanno tuonato per tutta l’estate con esposti, critiche alla giunta di centro sinistra e dossier fotografici sui danni al patrimonio arboreo. “Vogliamo uscire dalla contrapposizione concerti si concerti no – commenta -. Di sicuro il Parco dovrà ospitare eventi di qualità e impatto ambientale gestibile”. Immediata la replica di Bianca Montrasio, portavoce del comitato. “Superiamo pure la contrapposizione – replica Bianca Montrasio, portavoce del comitato -, ma rimane il fatto che molte buone opportunità vengono sprecate per la situazione contingente, che è fatta appunto di mega concerti“.
Le 25 proposte del Pd suonano dunque come un tentativo di riordinare le idee e di ricomporre la frattura con il mondo ambientalista locale. Oltre che di aprire un dibattito su cosa fare all’interno del Parco e su come sia possibile trasformarlo anche in una fonte di reddito. Fra le proposte ne compaiono diverse nuove, ma anche alcune vecchie. Si parte dalla necessità di recuperare i Giardini e i Boschetti reali e si finisce col rispolverare il progetto di ottenere il riconoscimento come patrimonio dell’umanità dell’Unesco. Fra le proposte è spuntata anche l’ipotesi di mettere a pagamento l’ingresso ai Giardini (idea non nuova tra le fila del Pd che già ne parlava l’anno scorso). Fondi permettendo, è stato previsto anche l’interramento di via Boccaccio, utile a creare un “ponte verde” col centro città.
Nell’immediato, sembrano tuttavia più facilmente attuabili alcuni provvedimenti per gestire il traffico. A partire dal piano viabilistico “ad hoc” da usare non solo per il Gp ma anche nei fine settimana estivi e da un piano della mobilità interna che potrebbe portare alla pedonalizzazione di viale Cavriga. Sul tavolo, nei prossimi mesi, potrebbe anche esser messa la ridefinizione delle grandi concessioni del Parco, vale a dire Autodromo e Gran premio, per le quali le proposte del Pd hanno previsto una cura dimagrante in termini di aree.