Allarme di Confartigianato: mercato russo in crisi, Monza -32% in sei mesi

Un recente report dell’Ufficio Studi di Confartigianato tenta di tirare le fila della crisi del mercato russo e del suo contraccolpo sulle MPI lombarde.

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Mentre a Bruxelles il vertice del Consiglio europeo si è concluso con il temporaneo “no” ad ulteriori sanzioni per Mosca, un recente report dell’Ufficio Studi di Confartigianato tenta di tirare le fila della crisi del mercato russo e del suo contraccolpo sulle MPI lombarde.

Fra sanzioni commerciali, crisi economica e crollo del rublo, ad agosto 2016 l’export italiano verso la Russia ha registrato un calo del 11,5% rispetto all’anno prima, con un valore di valore di 6.779 milioni di euro.

Soltanto per i prodotti alimentari, bevande e tabacco, le vendite nostrane sono passate dai 300 milioni del gennaio-luglio 2014 ai 181 milioni dello stesso periodo di quest’anno. Non va meglio in comparti come tessile, abbigliamento e prodotti in pelle: secondo i dati di Confartigianato le esportazioni italiane sono passate da 1.190 a 787 milioni, e nel settore dei mezzi di trasporto da 302 a 184 milioni.

Preoccupante anche la dinamica delle esportazioni per il settore manifatturiero, in diminuzione del 7,6% rispetto al I semestre 2015. Pari a 2.519 milioni di euro, l’export manifatturiero verso la Federazione Russa incide per lo 0,17% del valore aggiunto italiano. Al primo posto la Lombardia con un valore 596.1 milioni di euro.

«Nell’attuale situazione politica ed economica, il pesante calo dell’export ci chiede di intensificare i nostri sforzi sul fronte dei negoziati diplomatici e politici per ripristinare condizioni favorevoli all’interscambio commerciale con la Russia – ha dichiarato Giovanni Barzaghi, Presidente di APA Confartigianato Milano-Monza e Brianza – Siamo convinti che questo mercato possa ancora rappresentare una grande occasione per le aziende del nostro territorio»

Per quanto riguarda le esportazioni nei settori a più alta concentrazione di MPI, al primo semestre di quest’anno ammontano a 1.159 milioni di euro, in diminuzione del 5% rispetto al medesimo semestre 2015. In particolare la Lombardia, che concentra il 22,6% delle esportazioni di MPI, registra il -13,6%.

Con un valore di quasi 75 milioni di euro, Monza si posiziona fra le prime 20 province italiane per quota di export nella Federazione Russa (dato riferito al periodo compreso fra II trimestre 2015 – I trimestre 2016) ma contemporaneamente sale sul podio provinciale per la peggiore dinamica, segnando il -32.1%

«Il nostro Ufficio Internazionalizzazione è al fianco degli imprenditori per continuare a portare all’interno della Federazione Russa la qualità del Made in Italy, ma anche per garantire il monitoraggio attento e aggiornato dei mercati più interessanti per i diversisettori» ha commentato Paolo Ferrario, Segretario Generale APA Confartigianato.

A tutt’oggi sono 343 le imprese a controllo italiano che operano nella Federazione Russa, per un totale di circa 35.000 addetti, con una dimensione media di 110 dipendenti, un fatturato complessivo di 4,8 miliardi di euro ed esportazioni di merci e servizi per 691 milioni di euro.

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