Dopo 30 anni il Prof. Enea saluta Arcore: insegnerà a Vedano al Lambro

Dopo 30 anni il Professor Enea Spilimbergo lascia la scuola media Antonio Stoppani per andare ad insegnare all'Onnicomprensivo Papa Giovanni XXIII di Vedano.

enea spilimbergo campionato di campestre 1998 - mb

Dopo 30 anni il Professor Enea Spilimbergo lascia la scuola media Antonio Stoppani per andare ad insegnare all’Onnicomprensivo Papa Giovanni XXIII di Vedano. Il trasferimento è stato richiesto dal professore e dal 1 settembre è entrato in servizio nella nuova scuola. Arcore già un pò ne sente la mancanza. Enea, originario di Milano, ma trasferitosi a Monza per amore, è sposato con Silvia Brambilla, che lo ha fatto diventare padre di due figli.

Trent’anni di insegnamento in una città, sempre nella stessa scuola, sono tanti. Facendo due conti, si intuisce che sono stati migliaia gli studenti che sono cresciuti con lui. Uno degli insegnanti tra i più amati, ma guai a dirlo a lui. “Mi ha aiutato molto il fatto che a scuola insegno educazione fisica, credo la materia più apprezzata dagli scolari”. Se da una parte ciò è vero, dall’altra parte la sua professionalità ha sempre fatto breccia nel cuore e nelle menti dei suoi alunni. “Nessun segreto: mi piace il mio lavoro e lo faccio con passione. Inoltre credo che ciò che mi ha sempre differenziato sia stato il fatto che ho sempre trattato con rispetto e equità i ragazzi. E loro questo lo hanno sempre capito“. Ma non sono tutte rose e fiori. “Resta il rammarico che a volte come professori non siamo riusciti a far emergere nei confronti dei genitori tutto il lavoro fatto. Un rapporto quello tra corpo insegnate e genitori mai semplice.”

Tanti ricordi in tanti anni di insegnamento. Tanti alunni di cui il prof. ricorda i sorrisi e gli occhi, anche se lui messo all’angolo dalla più classica delle domande “Un ricordo speciale di questi trent’anni arcoresi?”, ne esce facendo emergere dalla fine degli anni 90, è il ’98 per l’esattezza, quando con tre alunne volò a Rosolina Mare per gareggiare ai Campionati Nazionali di Campestre. “Quella è stata un’esperienza unica e di grande soddisfazione professionale. Non arrivammo primi, ma, se non ricordo male, Manuela Fadda si piazzò tra le prime dieci classificate. Un risultato di tutto rispetto!” In tre decenni le cose cambiano, le persone pure. Come ha visto cambiare le generazioni di alunni in questi anni? “Gli studenti di oggi sono più bambini rispetto a quelli di un tempo. Oggi sono iper protetti dai genitori e se da una parte è giusto così, perchè i pericoli sono aumentati, dall’altra parte ciò gli impedisce di crescere velocemente restando più immaturi. L’ideale sarebbe riuscire a rendere queste nuove generazioni più autonome nelle loro scelte, ma capisco non sia semplice.” Tanti alunni, ma anche tanti colleghi con i quali ha condiviso in quel di Arcore le fatiche del lavoro di insegnate. “Mi sono sempre trovato bene con tutti e adesso sono sicuro sarà lo stesso a Vedano”. Buon lavoro Prof.!

In foto al centro il Professor Spilimbergo, a partire da destra le alunne che parteciparono al campionato nazionale studentesco di campestri: Erika Valagussa, Manuela Fadda e Letizia Rossi.

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