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“Bruciare i tempi”, il progetto nato in Brianza punta a diventare nazionale

​"Minori responsabili di piccoli reati a confronto con le vittime, per trovare insieme la strada per riparare". L'idea nata in Brianza sarà presa di esempio in Italia.

gruppo giovani - web

​”Minori responsabili di piccoli reati a confronto con le vittime, per trovare insieme la strada per riparare. Un metodo per la giustizia di responsabilizzare e recuperare i minorenni e velocizzare le procedure che speriamo venga sistemizzato a livello regionale e nazionale”. Sono le parole del Procuratore Capo del Tribunale dei Minori di Milano Ciro Cascone, in occasione della presentazione del convegno “Bruciare i Tempi”, protocollo siglato dalla Procura minorile, il comando Provinciale dei Carabinieri di Milano e l’Azienda Speciale “Offerta Sociale” di Vimercate, in programma il prossimo 21 settembre prossimo presso il Tribunale dei Minori di Milano.

Il protocollo firmato nel 2015 tra Arma, Procura Minorile e servizi sociali della Brianza, a quanto si apprende ha prodotto un netto taglio ai tempi della giustizia penale minorile, introducendo la “conciliazione territoriale” in sostituzione del processo penale per quei minorenni responsabili di piccoli reati, come danneggiamenti o atti di vandalismo. “Speriamo che il progetto possa essere esteso a livello nazionale per la sua forte finalità educativa – dichiara il Comandante Provinciale dei carabinieri di Milano, Colonnello Canio La Gala –  è l’obbiettivo del convegno del 21, aperto ad enti e servizi sociali di tutta la regione ed oltre”. Ad oggi il progetto, finalizzato in parte da Regione Lombardia, coinvolge ventinove comuni della Brianza e quattro in provincia di Milano “abbiamo dato forma e sostanza ai principi europei in vigore linee guida processo minorile europeo – spiega Elena Giudice, responsabile del progetto – la conciliazione territoriale, che differisce dalla mediazione penale, coinvolge direttamente carabinieri, procura servizi sociali e vittime che hanno voce in capitolo quando in un processo penale non è mai accaduto”.  Poi il Procuratore Capo minorile ha concluso “vogliamo sottolineare come lavorando insieme si possa cambiare e migliorare il servizio all’utenza. Prima un minore reo veniva contattato dai servizi sociali in circa undici mesi, oggi avviene entro un mese. Il 21 spiegheremo ad enti e servizi sociali l’importanza di rendere il progetto sistemico”. In Brianza, dove lo scorso anno è partito il progetto, da ricordare l’atto vandalico messo a segno da alcuni minorenni in un’azienda agricola di Bernareggio. In quell’occasione vittima e responsabili si sono incontrati ed accordati per la pulizia del danno e i ragazzi hanno poi aiutato i titolari dell’azienda nel mercatino domenicale.

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