Motoclub Vimercate: questa volta la pioggia porta una soddisfazione all’MC7 Corse

Ancora una volta il meteo è stato il principale pensiero delle squadre impegnate nel quarto round del Trofeo Italiano Amatori, svoltosi sul circuito “Marco Simoncelli” di Misano Adriatico.

Omar Ranghetti(1)

Ancora una volta il meteo è stato il principale pensiero delle squadre impegnate nel quarto round del Trofeo Italiano Amatori, svoltosi sul circuito “Marco Simoncelli” di Misano Adriatico.

Si perché le qualifiche del sabato mattina si sono svolte con la pista asciutta, la prima gara nel pomeriggio si è corsa con pista umida e nella seconda gara (la domenica) il circuito romagnolo era completamente bagnato. Un bel rebus per tutti adattare le moto alle varie condizioni senza avere la possibilità di provare le modifiche, ma affidandosi unicamente all’esperienza. Fortunatamente la squadra vimercatese da questo punto di vista ha nel team manager Matteo Colombo una persona con un eccellente bagaglio tecnico e i risultati si sono visti.

La classe “1000 Avanzata” e la “1000 Pro” avevano in programma una doppia sessione con una gara il sabato e una la domenica, mentre la “1000 Base” correvano solo la domenica.

In quest’ultima era impegnato Mario Minella, reduce da una caduta su questo circuito in occasione del precedente appuntamento, ma non per questo intimorito, anzi: ripresa la confidenza con la Yamaha YZF-R1 spiccava il suo “best lap” di sempre, fermando il crono a 1.47.988. Purtroppo la pioggia della domenica induceva prudenzialmente il pilota a rinunciare alla gara e visto il numero delle cadute e dei ritiri registrati, non si può affermare sia stata una decisione sbagliata. Peccato perché sull’asciutto avrebbe potuto giocarsi il podio della categoria “over 50”.

Daniele Gilardi ha spiccato un buon 1.43.257 nelle prove del sabato, crono che gli è valso il tredicesimo posto in griglia della “1000 Pro”: nella gara del pomeriggio non è riuscito a migliorare la sua posizione pur girando tre decimi più veloce e nonostante la pioggia abbia cominciato a fare la sua comparsa.

La domenica con la pista bagnata arrivano le difficoltà: non è facile trovare la confidenza avendo tra le mani una BMW da 200 cavalli, ma man mano che i giri passano, Daniele prende fiducia e arriva alla fine diciannovesimo. Pensando che ben undici sono stati i ritiri possiamo dire che essere arrivati a vedere la bandiera a scacchi è un bel risultato.

Ma la sorpresa della giornata porta il nome di Omar Ranghetti. Qualificatosi in ventiseiesima posizione (terzultima fila), nella gara del sabato della classe “1000 Avanzata” perde una posizione finendo ultimo. La domenica si trova ad affrontare la pista bagnata (con gara ridotta a otto giri) e lui corre quella che si definisce “la gara della vita”; azzeccando una partenza da manuale, brucia quindici concorrenti e ben assecondato da una moto preparata in modo splendido dal team vimercatese, chiude in nona posizione il secondo giro, sale in settima il terzo e in sesta al quarto e lì resta sino alla bandiera a scacchi, tra la gioia dei tecnici, degli amici e dei parenti presenti sulle tribune. La prestazione di Ranghetti assume ancora più valore se si considera che, dietro di lui, tredici piloti sono stati costretti al ritiro e che per il pilota di Martinengo era la prima gara sul bagnato con la YZF-R1 di Iwata.

Prossimo appuntamento sempre a Misano Adriatico per la Yamaha R1 Cup.

Nella foto (gentilmente concessa dall’ufficio stampa Motoclub Vimercate): Omar Ranghetti su Yamaha

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