
Incidente in Tangenziale, scarcerato l’autista della jeep
Arrestato per omicidio stradale due giorni fa l’uomo alla guida della Jeep coinvolto nell’incidete stradale che ha causato la morte del 42enne motociclista Marco Piccarreta, ieri il giudice lo ha scarcerato.
Non c’è il pericolo di fuga. E non c’è il rischio che il reato venga reiterato, dato che la patente gli è stata reiterata. L’uomo, incensurato è ancora a pezzi dopo l’accaduto. La scarcerazione non ha aiutato più di tanto l’uomo, che è padre di famiglia e sa che adesso lo aspetta un lungo iter giudiziario. Distrutto dal dolore per causato la morte di un uomo, si aggiunge l’angoscia di rischiare nuovamente di finire dietro le sbarre. Rischia da 2 a 10 anni, anche se non era sotto l’effetto di alcol e droga. La nuova normativa è chiara in questo.
L’accusa che gli viene mossa è di aver compiuto una manovra improvvisa e azzardata nel tratto terminale della Tangenziale Est. Omicidio stradale? Se le colpe ricadranno tutte su di lui sì. Mentre eseguiva la manovra, lo scontro con la moto di Piccarreta. L’impatto violentissimo a tal punto che il mezzo ha preso fuoco. Il centauro ha perso la vita nell’impatto. (La notizia dell’incidente)
I periti stanno tentando di ricostruire l’esatta dinamica dell’incidente. Non è facile. Resta l’ipotesi che il custode di Lecco abbia tentato di fare inversione a “U” laddove non si poteva. “Il giudice ha accolto la richiesta del pm di avvalersi di un esperto cinematico – spiega Biella, il suo avvocato – Credo si stia andando verso un concorso di colpa, o almeno così si legge tra le righe dell’ordinanza, perchè si fa riferimento al fatto che la moto giungesse a velocità sostenuta.”
In questo caso, una doppia tragedia: per la famiglia che piange la scomparsa del proprio caro e per il moldavo e la sua che hanno davanti a loro un lungo e duro periodo.