Politica

Appalto rifiuti. M5S: “Comune da commissariare”. Sindaco di Monza: “Cercano visibilità e basta”

Il M5S fa una interregazione in Senato per il commissariamento anche del Comune di Monza. Al centro ancora la questione rifiuti. La replica del sindaco.

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Monza, la questione “appalto dei rifiuti” finisce in Senato. E’ del 20 luglio scorso l’interrogazione del Movimento 5 Stelle, rivolta al Ministro dell’Interno, nel quale si chiede che, dopo l’appalto dei rifiuti, ora venga commissariato anche il Comune di Monza.

Lo scorso 13 luglio il Prefetto di Monza e della Brianza, Giovanna Vilasi, su proposta del Presidente dell’ANAC, Raffaele Cantone e d’intesa con il Prefetto di Barletta Andria Trani, ha disposto misure di straordinaria e temporanea gestione della società Sangalli Giancarlo & C. S.r.l. relativamente agli appalti aggiudicati per servizi di raccolta e trasporto di rifiuti presso il Comune di Monza e presso l’Unione dei Comuni ARO 2 BT della provincia di Barletta Andria Trani.

Una vicenda che nel corso dei mesi si è andata sviluppando sempre più e che oggi vede aggiungere una nuova tessera al puzzle. L’ANAC era infatti stata chiamata in causa lo scorso settembre dal Movimento 5 Stelle che aveva sollecitato una verifica: secondo i pentastellati, il sindaco non avrebbe dovuto trasferire, ma indire un nuovo appalto in quanto quello ereditato dall’attuale amministrazione era risultato non regolare, come confermato dall’inchiesta della Procura. La scelta fatta dall’attuale giunta con l’azienda era stata, invece, quella di chiedere uno sconto importante di 4,8 milioni di euro, mantenere la continuità del servizio e salvare i molti posti di lavoro della Sangalli.

Nell’interrogazione del 20 luglio 2016 (che porta in calce la firma dei senatori Marton, Crimi, Mangili, Santangelo, Cappelletti, Donno, Gianrusso, Puglia e Maronese) si chiede al Ministro dell’Interno, Angelino Alfano: «Se attese le rilevanti violazioni di legge secondo gli interroganti poste in essere nella conduzione del contratto con l’impresa Sangalli Giancarlo & C. Srl, che hanno portato al commissariamento dell’appalto per effetto della stipula di un atto transattivo e di un accordo procedimentale non ritenuti validi dall’Autorità nazionale anticorruzione, non intenda attivare le procedure previste all’art. 141 del decreto legislativo n. 267 del 2000, finalizzate al commissariamento del Comune di Monza».

Sulla questione il sindaco Roberto Scanagatti ha dichiarato: «E’ in atto una azione mistificatoria. Il fatto che il presidente Cantone abbia commissionato e non abbia revocato l’appalto conferma la bontà di quanto fatto. Il non azzeramento ma bensì la transazione è stato adottato a tutela della comunità e degli stessi posti di lavoro. L’Anac ha ritenuto di commissariare l’appalto senza però bloccare lo svolgimento di un’attività fondamentale per l’ambiente, l’igiene e il decoro della nostra città. Il Movimento 5 Stelle è alla ricerca di visibilità ma tra questa necessità e la richiesta di commissariamento del Comune ce ne passa».

 

 

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