Baladin, una storia lunga trent’anni: festa con il nuovo birrificio

A Piozzo la grande festa per i 30 anni del nome Baldin. Teo Musso, il fondatore lascia la nuova sfida proprio festeggiando l’anniversario: ecco il nuovo impianto di produzione.
Anche chi non conosce la birra artigianale il nome Baladin non può non averlo sentito. Perchè è una filosofia, non solo degli ottimi prodotti.
Una storia che vale veramente la pena di essere raccontata. Dietro ad ogni impresa c’è una filosofia, e dietro a Baladin c’è anche una visione con dei valori che non si possono non condividere.
Quest’anno il nome Baldin festeggia i 30 anni di esistenza. Venti li ha compiuti la fabbrica della birra. Le idee di Teo Musso, il fondatore, sono sempre state quelle di creare prodotti profumati, appetibili ad un pubblico consapevole e curioso; l’idea di utilizzare packaging preziosi e quindi dare una nuova dignità alla birra; l’idea di creare un bicchiere (il TeKu) che avesse lo scopo di rappresentare la birra artigianale sia dal punto di vista tecnico (agevolando la percezione dei profumi), sia dal punto di vista stilistico attraverso una forma elegante che contribuisse ad elevare il prodotto che conteneva; l’idea di proporre la sua birra artigianale al canale dell’HORECA con particolare attenzione nei confronti dei ristoratori ai quali si chiedeva di pensare ad abbinare al loro cibo un’alternativa al vino; l’idea di concentrarsi su di una filiera corta con l’obiettivo di far comprendere che “La Birra è Terra!” fino a trasformare il suo birrificio in un’azienda agricola responsabile nei confronti del consumatore fin dai campi coltivati e optando per soluzioni energetiche il più possibile rispettose dell’ambiente naturale; l’idea di promuovere la “Birra Viva” attraverso un progetto ambizioso e innovativo: i locali Open (il più vicino a Monza e Brianza è a Milano in via Solferino) che hanno permesso di far conoscere Baladin ma anche tanti produttori italiani di qualità; l’idea, oggi di guardare avanti, investendo in un impianto di produzione all’avanguardia e molto adattato alle esigenze di una produzione artigianale, inserendolo in un parco, un ambiente naturale da vivere e condividere che possa continuare a diffondere cultura diventando un punto di riferimento per gli appassionati della birra artigianale o semplicemente per i curiosi di nuove esperienze. Il nuovo birrificio è un compendio di tutte queste visioni.
Scegliendo come “casa” Piozzo, un piccolo paese affacciato sulle Langhe – grande terra di vini e viticultori che hanno sputo accettare questo “tradimento” delle tradizioni dimostrando amicizia, apertura mentale e divenendo fonte di ispirazione – dove è nato, dove nascono le idee e dove trova la sua energia.
E così fecendo un passo indietro, ricordiamo che nel 1986 nasce a Piozzo il pub “Le Baladin” voluto da un giovane ed entusiasta appassionato di birra artigianale e musica. Teo Musso inizia così un cammino che lo porterà a creare il primo brewpub d’Italia nel 1996 e a proporre un nuovo modo di interpretare la birra, pensata per esprimere idee, sentimenti e per essere assaporata preferibilmente abbinata al cibo. Il 1996 coinciderà con l’inizio di quella che viene definita la rinascita della birra artigianale in Italia, oggi tema di grande attualità e successo di cui Teo è stato un protagonista e una figura fondamentale in Italia, per la diffusione della cultura di questa eccezionale prodotto della terra, tanto da divenirne un ambasciatore anche all’estero. Un percorso lungo, avventuroso, pioneristico e quasi romantico, caratterizzato da idee visionarie, rivoluzionare e prese di posizioni nette ma proiettate ad una visione ampia, futuristica che tanto hanno contribuito al successo attuale.
Teo Musso ha deciso di festeggiare i 30 anni del buon nume Baladin con grande festa. In quel di Piozzo, proprio dove oggi sorge la nuovo impianto di propoduzione. A rendere la festa ancora più magica la presenza del circo Bidon a cui Teo Musso è affezionato.