Astore intrappolato in un capannone: l’azienda rompe la vetrata per liberarlo

Per consentire al rarissimo esemplare di falco di riacquistare la libertà, la dirigenza della Arco Spedizioni di Brugherio non ha esitato a rompere i vetri sul tetto del capannone.

astore-by-enpa

Non è stato il solito intervento per liberare un rondone. L’Enpa, chiamata per soccorrere un volatile intrappolato all’interno di un capannone a Brugherio, di proprietà dell’azienda Arco Spedizioni, si è trovata di fronte un bel esemplare di falco grande oltre 40 cm, un rapace diffuso soprattutto nelle zone montagnose e molto più raramente in pianura.

recupero-astore-by-enpaL’animale spaventato si era rifugiato nella parte alta della struttura e le difficoltà per il recupero sono state subito evidenti. L’astore ogni pochi minuti lasciava la sua postazione e tentava di riguadagnare la libertà lanciandosi contro le vetrate (in particolare sempre le stesse due). Giorgio Riva, presidente dell’Enpa, intervenuto insieme a un volontario, si è reso conto subito che l’attrezzatura da loro portata, un retino prolungabile fino ad un’altezza di 5 metri, sarebbe stata del tutto inadeguata per la cattura.

Una ipotetica soluzione espressa a mezza voce dal presidente Riva: “Bisognerebbe rompere o togliere i due vetri per consentire al falco di tornare libero” è stata subito recepita dalla Arco. Detto fatto, i vertici dell’azienda, hanno dato l’ok per soccorrere il rapace. Immediatamente gli operatori della ditta si sono messi in azione: hanno sgomberato la zona sottostante i finestroni, per permettere il libero accesso di un carrello elevatore. In pochi istanti i due addetti alla manutenzione si sono elevati fino al soffitto per tagliare i vetri. Mentre gli operatori erano ancora assorti nel lavoro di eliminazione della una seconda vetrata, il falco preso coraggio si è subito infilato nel primo varco e velocissimo ha preso il volo nel cielo brianzolo.

“L’emozione che abbiamo provato in quell’ora scarsa non è stata solo per la vista di un animale suo malgrado prigioniero di una struttura artificiale che ha potuto riguadagnare la libertà, ma soprattutto per la grande generosità e disponibilità della dirigenza e degli operatori nell’Arco Spedizioni a fare sì che questa piccola storia avesse un lieto fine. A loro i nostri più sinceri ringraziamenti” commentano dall’Enpa.

MBNews è anche su WhatsApp. Clicca qui per iscriverti al canale e rimanere sempre aggiornato.
commenta