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Interramento ferrovia Seveso: Regione scettica, ma Tagliabue non cede

Ieri una delegazione sevesina ha presentato in Regione la proposta di Daniele Tagliabue per l'interramento della ferrovia. Reazioni fredde e dettagli tecnici ancora da verificare.

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Dopo mesi di discussione, martedì 24 maggio è arrivata finalmente in Regione Lombardia la questione dell’interramento della linea ferroviaria a Seveso, per molti un sogno che dura da una vita. Una delegazione formata dal sindaco, dal presidente del consiglio comunale e dai capigruppo ha infatti presentato ai tecnici della Regione e di Ferrovia Nord (era assente l’assessore regionale alle Infrastrutture e alla Mobilità Alessandro Sorte) la proposta di realizzare l’interramento del tratto ferroviario sevesino tramite la tecnologia Silent Piler. Un metodo che, come aveva spiegato lo scorso inverno Daniele Tagliabue di SevesoViva, avrebbe avuto il vantaggio di essere rapido, relativamente poco costoso e minimamente impattante. Oltre, ovviamente, a risolvere una volta per tutte il problema dei passaggi a livello che tagliano in due la città.

La reazione della Regione, tuttavia, è stata fredda: i tecnici di Regione e Ferrovie ritengono infatti che nella proposta di Tagliabue ci siano dei punti sensibili ancora da chiarire, dalla modalità di lavoro alle norme di sicurezza sui cantieri, fino alla possibilità di mantenere in esercizio la linea ferroviaria durante l’interramento. Soprattutto, almeno secondo Valeria Chinaglia, l’ingegnere responsabile dell’ufficio tecnico regionale, un intervento di questo costerebbe molto di più di quanto è stato attualmente stanziato in delibera regionale per risolvere il cosiddetto “nodo Seveso”, la problematica ferroviaria che copre il tratto tra Meda e Cesano Maderno. Con la somma stanziata dalla Regione, infatti, era stata prevista la realizzazione di un sovrappasso, oltre ad altre migliorie ed accorgimenti: per alcuni un compromesso accettabile, per altri una non-soluzione, costosa e inutile.

La risposta dei tecnici non ha ovviamente soddisfatto Tagliabue, che, dopo aver accusato Ferrovie Nord di non essere al passo con i più moderni metodi di ingegneria civile, chiede provocatoriamente dal sito e dalla pagina Facebook di SevesoViva: «Cosa potevamo aspettarci da cinque ingegneri della direzione infrastrutture di Regione Lombardia che in due mesi non sono stati in grado di cliccare sul link ben indicato nella comunicazione del sindaco per leggere la documentazione inviata? -. E prosegue, passando ad esaminare la questione economica -: Come è possibile che una delibera che stanzia 62 milioni per un marginale sottopasso a Cesano e il raddoppio dei binari dalla stazione di Seveso verso nord, lasciando intatti 5 passaggi a livello in centro e aggravando i problemi di oggi, non possa essere adeguata a 75 milioni, cifra con la quale le nuove tecniche permettono di interrare tutta la linea eliminando tutti i passaggi a livello?».

La riunione si è conclusa con l’impegno della Regione e di Ferrovie Nord di approfondire i dettagli tecnici per verificare l’effettiva fattibilità dell’opera: ma le premesse non sembrano incoraggianti per i sostenitori dell’interramento. «Evidentemente manca solo la volontà politica – commenta Tagliabue – e l’unico modo per stimolarla è organizzare una manifestazione popolare unitaria a Seveso di tutti i partiti e gruppi sociali per chiedere quell’unica soluzione definitiva e fattibile che la nostra città merita».

Foto: il passaggio a livello di via Montello

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