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Uccisa a 27 anni, fermato l’ex fidanzato, carabinieri al lavoro per ricostruire omicidio

L'ex fidanzato avrebbe anche tentato il suicidio nella sua abitazione

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Era uscita per andare a una festa di compleanno e poi far rientro nella sua casa di Limbiate, dove viveva con la sua famiglia, ma non ci è mai arrivata. Il suo corpo senza vita e riverso sul sedile posteriore della sua auto, una corda al collo, è stato scoperto da un passante, alle 9.30 di domenica 10 aprile, nel parcheggio del cimitero di Cinisello Balsamo. Fermato con l’accusa di averla uccisa é stato Davide Perseo, 25 enne di Cusano Milanino e suo ex fidanzato.

E’ morta così Liliana Mimou, 27 enne parrucchiera nata a Milano da padre italiano ma con origini magrebine e madre di origini sudamericane, strangolata da una corda e abbandonata sull’auto con la quale portava a passeggio i suoi nipotini, tanto che sul sedile posteriore della sua Renault Modus nera era fissato un seggiolino per il trasporto neonati.

Secondo le prime indagini dei carabinieri di Sesto San Giovanni e del Nucleo Investigativo di Monza, la donna sarebbe stata uccisa intorno alle quattro della mattina, ma dove e perché è ancora da chiarire. I carabinieri hanno ascoltato per ore ieri il suo ex fidanzato, che ieri mattina avrebbe tentato il suicidio nella sua abitazione, a poca distanza dal luogo di ritrovamento del corpo senza vita della sua ex ragazza. Proprio mentre i carabinieri di Sesto San Giovanni e Monza e il Nucleo Investigazioni Scientifiche di Milano stavano arrivando nel posteggio di via delle Rimembranze a Cusano Milanino, dove la renault della giovane è stata trovata aperta e posteggiata in diagonale rispetto alle linee di posteggio, al 112 è arrivata la telefonata dei soccorritori del 118 che chiedevano ausilio ai militari per il tentato suicidio del 26enne di Cusano Milanino, poi identificato come l’ex fidanzato della vittima.

Quando i militari sono arrivati a casa sua, a quanto si apprende, il 26enne era in stato confusionale a causa dell’assunzione di alcuni medicinali e presentava alcuni tagli non profondi sui polsi, le porte di casa sua divelte dai pugni. Medicato sul posto dai soccorritori del 118, il giovane è stato poi accompagnato in caserma dove in serata é stato fermato.  Sempre negli stessi minuti, alla stazione carabinieri di Limbiate è arrivata la mamma della 27enne, ancora ignara della morte della figlia e che ai carabinieri ha denunciato la sua scomparsa. Ai militari la donna ha raccontato che la figlia era uscita sabato sera per andare ad una festa di compleanno, dalla quale però non era mai rientrata senza telefonare o rispondere ai suoi messaggi. Alle domande sulle sue frequentazioni la donna avrebbe menzionato solo un ex fidanzato con cui aveva avuto una relazione apparentemente difficile. Sempre da quanto rilevato dagli investigatori, coordinati dalla Procura di Monza, il 15 marzo del 2015 la titolare del negozio di parrucchiere di via Artesani a Milano (zona Affori), dove Mimou lavorava, avrebbe chiamato i carabinieri per un’aggressione alla ragazza da parte del suo ex fidanzato, poi non tramutatasi in denuncia per stesso volere della vittima. Resta ora da chiarire la dinamica della mortale aggressione.

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