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Simone Pessina di Usmate è il campione italiano 50 km di corsa #video

Ha corso a testa bassa per 2 ore e 59 minuti. 31 anni e dal 1988 ha sposato l'atletica come sport. Ieri, 10 aprile, a Seregno ha vinto a sorpresa il suo primo titolo italiano.

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Ha corso a testa bassa per 2 ore e 59 minuti percorrendo 50 km. Dal 1988 ha sposato l’atletica come sport. Ieri, 10 aprile, a Seregno ha vinto (a sorpresa) il suo primo titolo italiano. Simone Pessina, oggi vive a Mendrisio, ma è cresciuto ad Usmate.

Una grande giornata ieri per la Brianza, uno dei corridori più rappresentativi e noti nell’ambiente, ha conquistato alla manifestazione “La 100km di Seregno” (tutti gli altri risultati) il titolo italiano in palio sulla distanza dei 50 km.

Corre per l’atletica San Rocchino (di Brescia), ma quando ha iniziato a muovere i primi passi lo ha fatto al CTL3 di Carnate. Simone Pessina lì, assieme al tecnico Mino Passoni ha conosciuto la fatica, ma anche l’amore per la corsa. Era il 1988. Oggi ha 31 anni, un figlio ed è campione italiano di una disciplina che sta prendendo sempre più piede. Le ultra maratone sono ciò che stanno affascinando molti, sempre di più.

Se la maratona per molti può sembrare già una distanza impossibile da percorrere, per questi atleti che considerano le mezze maratone “qualcosa di veloce”, una 50 km è solo la premessa per una 100 km.

E infatti, mentre Simone Pessina si laureava campione, a Seregno c’era ancora chi stava correndo il doppio della distanza per terminare le proprie fatiche.

L’idea di correre la 50 km mi è venuta come voglia di riscatto (lui l’ha chiamata punizione, ndr) per aver corso male i campionati regionali assoluti di cross lungo il 7 febbraio – una delusione che ha lasciato il segno – Mentre tornavo a casa, sbagliando anche strada, mi sono detto che la 50 km sarebbe stata la mia occasione per rifarmi e per premiare una società, La San Rocchino che crede sempre in me. E così è stato.”

Non è stato però semplice per Simone Pessina arrivare ad alzare la coppa di campione italiano, perchè ha dovuto correre per 50 km alla media circa di 3 minuti e 34 secondi al chilometro e sopratutto riuscire a battere Alberico Di Cecco, che sulle strade della Brianza nel 2012 ottenne un terzo posto al Mondiale e nel 2014 vinse il titolo italiano. Il nazionale di ultramaratona ha chiuso con il tempo di 03.05.33.
Pessina in assoluto è arrivato secondo, primo, è stato lo spagnolo Cuevas che ha tagliato il traguardo un minuto e mezzo prima del campione nostrano.
Una bella gara a tre fino 30° chilometro, poi a due fino 40° e infine Pessina ha stretto i denti per gli ultimi 5 chilometri che sembravano in salita tanto erano duri.
“Quando non ho più visto dietro di me Di Cecco non riuscivo a crederci di essere il primo italiano. Quando mi sono ritrovato sul gradino più alto del podio ho urlato tanto era per me la gioia.”

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