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Monza-Olginatese 0-1. Il contestato Salvioni rischia l’esonero #video

Il Monza regala l’ennesima umiliazione ai propri tifosi perdendo in casa 1-0 con l’Olginatese. Traballa la panchina di Sandro Salvioni

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Il Monza regala l’ennesima umiliazione ai propri tifosi perdendo in casa 1-0 con l’Olginatese, compagine del paese di Antonio Albanese, maestro di comicità nel dare vita a personaggi grotteschi come Epifanio, Agente 2001, Cetto la Qualunque, Pier Piero e Frengo. Al cabarettista consigliamo di farsi un giro al centro sportivo Monzello e allo stadio Brianteo perché può trovare nuovi spunti sia per questi personaggi (come Frengo, ultrà del Foggia, ormai anche i tifosi del Monza sono costretti ad assumere cannabis per estraniarsi dalla realtà), sia per crearne di nuovi. Ci sarebbe per esempio l’Oronzo Canà della Val Cavallina, ma copiare il Vate della Daunia potrebbe creare problemi col comico, suo conterraneo nelle origini, Lino Banfi.

Scusate il sarcasmo, ma parlare di calcio seriamente a Monza non è più possibile: si rischia di cadere nel ridicolo. In fin dei conti in campo ci vanno 22 dilettanti che spesso e volentieri, a giudicare da certi atteggiamenti, dimostrano di essere tali. Nessuno li obbliga a giocare a pallone se non hanno voglia di sopperire alle limitate capacità tecniche con la carica agonistica, la determinazione, magari anche la cattiveria che quelli di altre generazioni avevano. Senza tanto andare indietro nel tempo, se nel 1992 uno come Moreno Torricelli non le avesse avute, avrebbe continuato a fare il falegname a Mariano Comense e a giocare nella Caratese. Il Vate della Val Cavallina, Sandro Salvioni, quello per intenderci che ha dichiarato che “non c’è da vergognarsi ad aver perso col Ciliverghe Mazzano” e che ha dipinto come il Real Madrid la Varesina di Castiglione Olona e Venegono Superiore dopo la sfida col Monza finita in pareggio, non può riuscire in quello in cui non è riuscito uno dei migliori allenatori della Serie D degli ultimi anni, Alessio Delpiano. Se non ce n’è non ce n’è. Mancano 7 partite alla fine del campionato e a difendere la qualità di questa rosa è rimasto ovviamente chi l’ha costruita, il direttore sportivo Filippo Antonelli Agomeri e, temiamo, anche il presidente Nicola Colombo.

calcio-bertolini-mbAlla fine della partita il d.s. è sceso in sala stampa a spezzare una lancia a favore del tecnico voluto da lui, che però ha totalizzato una media punti inferiore a quella del suo predecessore. Crediamo che se non si vuole rischiare la retrocessione in Eccellenza sia necessario fare “tabula rasa” e approfittare della sosta del campionato per riportare ordine nello spogliatoio e lanciare un ultimatum ai giocatori, come dopo il pareggio interno col Sondrio. Allora arrivarono 5 vittorie consecutive, giusto quello di cui ci sarebbe bisogno adesso per respirare. La presenza in tribuna di Alberto Bertolini, ex giocatore del Monza e allenatore del Sondrio fino a qualche settimana fa, lascia però pensare che sarà lui il tecnico della prossima stagione, ma non potendo già andare in panchina quest’anno la sensazione è che a Salvioni sarà affidato il compito di traghettare la scalcinata nave biancorossa all’approdo della salvezza. Come ci riuscirà dopo la delegittimazione arrivata dai risultati, dalle prestazioni, dalle dichiarazioni post-partite, dai tifosi che oggi l’hanno contestato e insultato dal 4’ fino a dopo il triplice fischio?

La piazza non ne può più di sconfitte, di prestazioni anonime, di “arrampicate sugli specchi”. Oggi il Monza Club ha esposto gli striscioni capovolti “in segno di disprezzo”. Gli ultras della tribuna, e meno frequentemente quelli della curva, oltre agli insulti a Salvioni hanno preso di mira Antonelli Agomeri e hanno esortato Colombo a “cacciarli tutti”. Ai giocatori è stato chiesto di “togliersi la maglia” del Monza, in quanto non degni di indossarla. In un clima così si può fare calcio? Si può parlare di calcio giocato? Non ha senso.

Oggi il Monza non ha certamente perso perché non aveva, e non lo avrà più a causa di un grave infortunio, un titolare: Marco Lombardi. Non ha certamente perso perché Sokoli è tornato titolare dopo la squalifica al posto di Molnar. Non ha certamente perso perché Perini è stato preferito a Tripsa e lo juniores Achenza a Grandi. Non ha certamente perso perché Achenza ha colpito il palo al 19’ del primo tempo. Non ha certamente perso perchè al 29′ del secondo ha esordito in prima squadra un altro juniores, Paolo Buzzi. Non ha certamente perso perché al 34’ della ripresa Soragna, l’unico buono assieme a Palazzo, si è fatto respingere due conclusioni consecutive da ottima posizione, prima dal portiere Celeste e poi dal tacco di Mara. E non ha certamente perso perché 6’ prima Mazzini aveva dato una palla d’oro in area a Rossi che, spalle alla porta, si era girato e aveva fulminato l’incerto Ravetta. Il Monza oggi ha perso perché ancora non ha ritrovato un’anima.

calcio-monza-olginatese-corti-mbPersino l’allenatore dell’Olginatese, Fabio Corti, non è riuscito a essere diplomatico e a farsi i c… suoi: “Avevamo paura del Monza – ha dichiarato in sala stampa – ma alla fine è stato il Monza ad aver paura, non di noi, ma di perdere la partita. Non mi è piaciuto, ha fatto pochino. Qui la piazza pretende, ma è giusto così”.

Salvioni non si è presentato in sala stampa: al suo posto è arrivato Antonelli Agomeri, alias “A.A. Diesse cercasi”. Non si sa quanta disponibilità finanziaria abbia avuto da Colombo, ma il Tribunale del popolo biancorosso ormai ha sentenziato: “i soldi li ha spesi male”. Poi magari hanno ragione quei tre “addetti ai lavori” che la scorsa estate ci dissero che con 450mila euro di budget, settore giovanile compreso, il Monza in Serie D avrebbe rischiato la retrocessione… Fummo bollati, non per la prima volta, di disfattismo, ma i numeri, ahimè, dicono che il Monza è solo 4 punti sopra la zona play-out…

calcio-monza-antonelli-agomeri-mbPurtroppo la nostra è una squadra senza carattere – ha esordito il d.s. – una squadra che sta deludendo un po’ tutti, in primis il sottoscritto. C’è una società che sta facendo sacrifici, un presidente che sta facendo tante cose per riportarla in alto. Tenetevi stretto Colombo perché sarà senz’altro un grande presidente. Non voglio scaricare tutte le colpe sui giocatori, ma si sta dimostrando una squadra scollegata tra gli elementi. Non è giusto che l’allenatore, che è una persona di 60 anni, si prenda tutti questi insulti. E Salvioni non va in sala stampa a prendere in giro le persone, ma a prendersi le colpe. Oggi i giocatori sono indifendibili: non hanno giocato da squadra, mancano di personalità, non ci sono con la testa per fare la professione del calciatore. Adesso dobbiamo pensare a salvarci il prima possibile, che i programmi per il prossimo anno il presidente ce li ha chiari. Sicuramente prenderemo provvedimenti nei confronti dei giocatori, che si stanno giocando la possibilità di rimanere in una grande società. Non capiscono di essere in un’isola felice, intesa come società seria”. Dunque Salvioni è confermato? “In questo momento l’allenatore non è in discussione, almeno per me. Non ha senso cambiarlo a 7 giornate dalla fine. A fine stagione si valuterà”. Lei non si sente responsabile? “Tutti fanno errori. Ci vuole tempo per costruire una società forte”.

Quello che pensa Antonelli Agomeri non è detto che sia la stessa cosa che pensa Colombo. Quando il d.s. ha parlato non si erano ancora scambiati pareri sul da farsi. Nei prossimi giorni si capirà se il presidente ascolterà la piazza o se continuerà a fidarsi del suo “cerchio magico”.

La “Via Crucis” del Monza in Serie D riprenderà con la trentaduesima stazione, ehm, giornata, in programma domenica 20 marzo, quando i biancorossi si recheranno a Ponte San Pietro per affrontare alle ore 14.30 il Pontisola. Si tornerà al Brianteo il 3 aprile, quando alle 15 sarà ospite la Bustese di Busto Garolfo.

 

MONZA-OLGINATESE 0-1 (0-0)

MONZA (4-4-2): Ravetta, Perini, Sokoli (43’ s.t. Tripsa), Cattaneo, Ferrero; Achenza (12’ s.t. Capelli), Romeo, Uliano (29’ s.t. Buzzi), D’Errico; Palazzo, Soragna. A disp.: Radaelli, Cochis, D’Angelo, Grandi, Roveda, Molnar. All.: Salvioni.

OLGINATESE (4-4-2): Celeste; Corti A., Narducci, Mara, Menegazzo; Maresi, Arioli, Nasatti (39’ s.t. Invernizzi), Rebecchi; Mazzini, Rossi. A disp.: Cappelli, Manta, Minelli, Malvestiti, Ferrari, Rada, Aquaro, Calò. All.: Corti F..

ARBITRO: Kumara di Verona.

MARCATORI: 28′ s.t. Rossi.

NOTE: calci d’angolo 8-6; ammoniti Ferrero, Soragna, D’Errico, Maresi, Corti A. e Mara; recupero 0′ e 5′; spettatori paganti e incasso non comunicati perché probabilmente inferiori rispettivamente alle 50 unità e ai 500 euro, abbonati circa 750 (quota non comunicata).

 

 

 

 

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