Economia

Il futuro di Nokia a Vimercate: in arrivo i lavoratori della sede di Cassina de Pecchi

Dopo il passaggio di Alcatel-Lucent sotto Nokia sembrano essersi spenti i riflettori sul quartier generale di Vimercate. Ma qualcosa sembra comunque muoversi.

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Dopo il passaggio di Alcatel-Lucent sotto Nokia sembrano essersi spenti i riflettori sul quartier generale di Vimercate. Ma qualcosa sembra comunque muoversi.

Dopo l’annuncio avvenuto nella primavera dell’anno scorso il passaggio è avvenuto ufficialmente nel gennaio del 2016 con la comparsa anche all’esterno dell’azienda all’Energy Park delle insegne di Nokia. Un’acquisizione quella effettuata da parte di Nokia che si sta ancora attuando all’interno del moderno edificio di Vimercate, ma che lascia a sindacati e alle Rsu ancora diversi dubbi sul futuro dei dipendenti: “Ad oggi annunci concreti su prospettive per i prossimi mesi e sul piano industriale di Nokia non ci sono ancora – afferma Gigi Redaelli segretario FIm-Cisl Brianza e Lecco – noi abbiamo chiesto incontri nel breve periodo anche al Minsitero per capire l’evoluzione della situazione, ma per ora non abbiamo avuto alcuna risposta. Parlando con le rsu di Nokia abbiamo avuto un feedback negativo riguardo i rapporti sindacali fra la proprietà e i rappresentati interni. Il rapporto posso dire che è peggiorato rispetto a quanto accadeva in Alcatel-Lucent.”

Ciò che preoccupa i sindacati sono le prospettive di occupazione che l’azienda intende mantenere in Italia e l’arrivo nella sede di Vimercate dei circa 300 addetti presenti nella sede di Nokia di Cassina de Pecchi: “Con l’arrivo di nuovi ingegneri e figure professionali dalla sede Nokia di Cassina de Pecchi, che verrà chiusa, si potrebbero avere a Vimercate due lavoratori per lo stesso ruolo – continua Redaelli – una situazione che ci preoccupa e che potrebbe portare a tagli sul personale come già avvenuto in precedenza all’indomani di fusioni e di acquisizioni fra due grandi realtà.”

Ad oggi nella sede di Vimercate lavorano circa 800 persone suddivise nei vari reparti del nuovo stabile che si affaccia sulla strada provinciale fra Vimercate e Concorezzo.

“Dagli anni ’90 ad oggi la situazione è cambiata moltissimo e dai 16mila addetti di più di venti anni fa, oggi ce ne sono meno di mille” – conclude Redaelli.

 

 

 

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