Economia

Il caso Bames torna in tribunale: attesa per il rinvio a giudizio degli imputati

Il 17 marzo gli ex dipendenti di Bames e Sem tornano in piazza dalle ore 10 davanti al tribunale di Monza per chiedere il rinvio a giudizio di chi, secondo loro, ha causato il crack delle due società.

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Il 17 marzo gli ex dipendenti di Bames e Sem tornano in piazza dalle ore 10 davanti al tribunale di Monza, per chiedere il rinvio a giudizio di chi, secondo loro, ha causato il crack delle due società.
Gigi Redaelli - segretario Cisl MBGli ex lavoratori dei due gruppi e le organizzazioni sindacali della Fim Cisl e della Fiom Cgil sono pronti a far sentire la propria voce a Monza dopo l’annuncio della chiusura delle indagini da parte del tribunale brianzolo, sul caso che ha visto 13 persone indagate per la bancarotta fraudolenta legata al fallimento di Bames.
“Auspichiamo che ci sia il rinvio a giudizio e con un rapido processo si accertino tutte le responsabilità nei confronti di chi ha portato al fallimento queste aziende, creando enormi problemi economici e sociali agli ormai ex dipendenti, si accertino le responsabilità e chi le ha causate paghi per il disastro che ha fatto – dichiara Gigi Redaelli (in foto) della Fim-Cisl MBL – Il paradosso di questa vicenda consiste nel fatto che come Organizzazioni Sindacali e RSU abbiamo dovuto presentare noi, a suo tempo, l’istanza di fallimento per le due società. Chiedevamo di esautorare la famiglia Bartolini e il gruppo dirigente dalla gestione fallimentare delle aziende e le indagini hanno evidenziato una bancarotta fraudolenta e una distrazione di beni e risorse economiche che dovevano essere destinate alla re-industrializzazione.”
In tutta questa lunga vicenda, che è iniziata con il passaggio dalla multinazionale Celestica alla creazione di due nuove aziende, Bames e Sem, i lavoratori hanno dovuto subire negli anni continui tagli al personale fino alla tragica e inevitabile conclusione della chiusura di entrambe le aziende e del fallimento di Bames: “Chiediamo che sia fatta piena luce su quanto avvenuto in questa intricata e complessa vicenda; finalmente saranno accertate le responsabilità di chi ha “distratto” le somme che avrebbero dovuto servire per garantire un futuro lavorativo a tutti noi. Purtroppo non si cancellano i danni economici e i drammi sociali e famigliari che hanno visto coinvolti centinaia di persone, quei posti di lavoro in Bames – Sem (ex Celestica, ex IBM) non torneranno più, ma chi ha “volutamente sbagliato” paghi il suo debito, e che al più presto possibile sia fatta giustizia.”
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