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Bike sharing: “Progetto timido, rischia di fallire nel giro di poco”

Massimo Benetti, presidente associazione Monza in bici, critica il progetto pronto all'inaugurazione.

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Tutto pronto per l’inaugurazione del bike sharing a Monza. Il progetto, che ha attraversato almeno tre amministrazioni comunali, non sta suscitando grandi entusiasmi nel mondo degli amanti delle due ruote. Massimo Benetti, presidente dell’associazione Monza in bici, che non ha mai nascosto una certa perplessità di fronte alla scelte della giunta municipale sul fronte mobilità.

“Siamo contenti che Monza sia finalmente riuscita a dotarsi di un sistema di bike sharing –  sottolinea Benetti -. Tuttavia, il progetto è troppo timido”. In altre parole, se circa 60 biciclette e le sette velo stazioni previste sono poche e distribuite male. “Con così poche bici a disposizione rischiamo il fallimento – prosegue Benetti – e sarebbe stato utile dislocare meglio le stazioni. In periferia non ce ne sono e questo rischia di limitare molto il servizio”.

Da anni, oramai, la tendenza è a favore delle bici e Monza, città molto piccola sotto il profilo della superficie territoriale, potrebbe essere l’ideale per questo tipo di spostamenti. “Ma il Comune – prosegue Benetti -, non sembra avere colto fino in fondo questo aspetto. In campagna elettorale avevano puntato molto sulla mobilità dolce, ma non stanno mantenendo le promesse”. Dito puntato, in modo particolare, contro la realizzazione di nuove piste ciclabili e contro il Bici plan. “L’hanno approvato e questa è una cosa buona – conclude Benetti -, ma per ora è solo un pezzo di carta. La rete di ciclabili a Monza è inadeguata e fra l’altro anche poco mantenuta”.

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