Una marcia in più per lo smartphone: “What 2 Share” è la App made in Brianza

Una App gratuita che trasforma la tastiera del cellulare in un epicentro di servizi e prodotti per la comunicazione e la condivisione sui social. Un progetto made in Brianza e legato a un'avventura di crowdfunding.

monza What 2 Share  app contro il cyberbullismo mb 1

Rendere la comunicazione tra gli adolescenti, attraverso gli smartphone e i social network, più coinvolgente e creativa. Ma soprattutto più positiva e responsabile, contro ogni forma di cyberbullismo. Un progetto unico, di innovazione e di sensibilizzazione insieme, quello che Filippo Giove, 27enne di Seveso, e Sonia Pivetta, 26enne di Desio, hanno attivato con “What 2 Share”, la loro App già scaricata da 18mila utenti da ogni angolo del mondo.

"WHAT 2 SHARE" - Una App gratuita che trasforma la tastiera del proprio cellulare in un epicentro di servizi e prodotti per la comunicazione e la condivisione sui social network. E per dare un impatto sociale, i ragazzi hanno realizzato e inserito una serie di contenuti che sensibilizzano ed educano gli utenti a un corretto modo di comunicare, preferendo messaggi positivi a prevaricazioni e insulti. Si hanno a portata di mano “emoticons” (faccine e simboli vari), fumetti, immagini, suoni e molto altro mentre si chatta o si postano contenuti su whatsapp, facebook, twitter, instagram.

What 2 Share studenti monza app contro cyberbullismo mb2CROWDFUNDING - Quella dei due giovani brianzoli è una avventura legata al mondo del crowdfunding, attraverso la più nota piattaforma di “raccolta fondi”, Kickstarter. Il via? Oggi, lunedi 1 febbraio. I soldi raccolti serviranno a realizzare la versione Android (al momento è solo iOS) e per sviluppare ulteriori funzionalità. In 30 giorni, cercheranno di raggiungere la quota necessaria di 20mila euro.

Sabato 30 gennaio, in quello che hanno voluto chiamare #NoCyberbullyingDay hanno fatto un piccolo tour in due istituti superiori della Brianza, prima l'Hensemberger di Monza (dove si è diplomato Filippo) e poi il Parini di Seregno (dove si è diplomata Sonia). Un progetto, il loro, che non ha eguali. “Tra l'altro – raccontano Filippo, ingegnere informatico di 27 anni di Seveso, e Sonia, avvocato di 26 anni che vive a Desio – non solo ci sono quelli preinstallati, ma si possono creare i propri, dando sfogo alla propria fantasia e creatività, per colpire, emozionare i propri amici ed utenti”. Quindi un pacchetto completo, sulla schermata del proprio cellulare: “La nostra peculiarità e unicità è proprio questa – sostengono i due ragazzi – che ci sono tante app specializzate in questo genere di cose, ma nessuna che li comprenda tutti e permetta di personalizzarli tutti”.


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