Politica

Prove tecniche di trasformazione, la Provincia guarda al futuro

Giovedì sera nella sede della Provincia di via Grigna si è svolto un congresso sul tema riforme istituzionali

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Ruolo e la legittimazione degli enti intermedi nel nuovo ordinamento delle autonomie locali. E’ stato questo il tema centrale del convegno organizzato dalla Provincia di Monza in collaborazione con Upi (Unione province lombarde) cui ha partecipato Federico Forlan, professore di Diritto costituzionale al Dipartimento di Giurisprudenza dell’Università di Molano – Bicocca. Presenti anche il Prefetto Giovanna Vilasi, il Presidente dell’Unione province lombarde Daniele Bosone, il Presidente di Anci Lombardia Roberto Scanagatti, oltre a numerosi Consiglieri provinciali e regionali, Sindaci e rappresentanti istituzionali della Brianza.

“Mentre per le città metropolitane si conferma la copertura costituzionale – ha spiegato  Furlan – è necessario individuare uno spazio per gli enti di area vasta che confermi un livello intermedio di governo tra Comuni e Regioni: ciò soprattutto in presenza di territori molto disaggregati a livello comunale”.

Tre sono gli elementi attorno ai quali ruota la riorganizzazione: confini, funzioni e dignità economica. Gigi Ponti, presidente della Provincia, ha ricordato in primis la necessità di non ipotecare – in questa lunga fase di transizione – i servizi essenziali che le Province hanno assicurato finora a partire per esempio dal trasporto pubblico locale, sul quale pesa la grave incognita delle risorse finanziarie già per questo anno.

“Per governare il faticoso processo di cambiamento in atto – ha commentato Ponti -, le Province si stanno ripensando come aree vaste: ciò non significa rinunciare alla propria identità per fondere due o più realtà ma significa costruire alleanze”. Monza, Como e Lecco stanno effettuando delle vero e proprie prove generali. Le tre Province, in particolare, stanno redigendo un accordo quadro per l’esercizio di funzioni e per la “gestione di alcuni servizi associati in forma unitaria rivolti ai cittadini e alle imprese”, mentre una seconda convenzione con la Provincia di Como è finalizzata a “fruire in forma congiunta delle funzioni di segretario generale”, mentre è allo studio la costituzione di un ufficio unico di avvocatura pubblica.

“La riduzione forzosa delle risorse disponibili impone la necessità di ottimizzare – continua Ponti – Quello che stiamo facendo, dunque, è condividere knowhow e competenze con i territori più affini, con i quali abbiamo già consolidato nel tempo collaborazioni specifiche”.

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