Metalmeccanico in Brianza: meno cassa integrazione, ma molte aziende chiuse

Ecco tutti i dati del monitoraggio Fim Cisl Monza Brianza Lecco, relativo alle situazioni di crisi nel territorio del secondo trimestre 2015.
Generale calo per la cassa integrazione straordinaria e ordinaria per i lavoratori del settore metalmeccanico in provincia di Monza e Brianza. A crescere però in provincia sono i contratti di solidarietà, la cassa in deroga e le procedure di mobilità, ovvero i licenziamenti.
Sono questi i dati del secondo semestre del 2015 del monitoraggio curato dalla Fim Cisl MB e Lecco: in tutta la Brianza in questo primo semestre sono 183 (contro le 195 del semestre precedente) le aziende industriali ed artigiane coinvolte da processi di crisi e/o difficoltà con un totale in queste realtà di 7.384 (erano 7.614) addetti occupati e 5.381(erano 5.617) addetti coinvolti dall’utilizzo di “ammortizzatori sociali”. Il dato di questa rilevazione evidenzia una diminuzione del numero di aziende (-6,15%) in misura minore dei lavoratori (-4,20%) coinvolti dall’utilizzo di ammortizzatori sociali, ma nella valutazione di questo dato, bisogna tener conto delle realtà che in questi anni hanno chiuso definitivamente.
Parlando solo del settore metalmeccanico sono 55 le aziende (erano 71) con l’utilizzo di cassa integrazione guadagni ordinaria (CIGO) e con 940 addetti coinvolti (erano 1.221). 10 le aziende (erano 17) con l’utilizzo di cassa integrazione guadagni straordinaria (CIGS) e 510 addetti coinvolti (erano 863). 11 aziende (erano 12)utilizzano contratti di solidarietà (CdS) con 2.895 addetti coinvolti (erano 2.944). 95 aziende (erano 91) con l’utilizzo di cassa integrazione in deroga con 254 addetti coinvolti (erano 257). Infine ci sono 15 aziende (erano 4) che hanno utilizzato la procedura di mobilità (licenziamenti) con 782 addetti coinvolti (erano 332).
Entrando nel merito del territorio del vimercatese i dati sono molto rilevanti e coinvolgono tutte quelle aziende di IT e elettronica che in questi ultimi anni hanno avuto grandi ridimensionamenti. In totale sono 40 le aziende coinvolte con 2.996 addetti occupati e 1.775 addetti coinvolti. Tra queste 8 aziende utilizzano la CIGO con 170 addetti coinvolti; 4 aziende utilizzano la CIGS con 63 addetti coinvolti. 5 aziende utilizzano i contratti di solidarietà con 1.022 lavoratori coinvolti. 16 aziende utilizzano la CIG in deroga con 66 addetti coinvolti e infine 9 aziende hanno utilizzato la mobilità con il coinvolgimento di 454 addetti.
“Vanno attuate strategie di sviluppo e di dotazione infrastrutturale, per rafforzare il settore manifatturiero, favorire l’accesso al credito per gli investimenti industriali e le innovazioni, e garantire la sostenibilità – afferma Gigi Redaelli, sergretario FIm Cisl MB – E’ positiva in tal senso la costituzione dei confronti permanenti in sede regionale e nazionale sui settori dell’Ict, dell’elettronica e degli elettrodomestici, sarà inoltre importante capire come si possa sviluppare il rilancio del settore ICT nel Vimercatese su cui permangono fortissimi ritardi, va avviato velocemente il programma di agenda digitale. Va tutelata e sostenuta l’occupazione che costituisce insieme patrimonio professionale e di conoscenza per le aziende e preziosa ricchezza per il nostro territorio con l’utilizzo di strumenti alternativi ai licenziamenti e con l’attuazione di politiche attive del lavoro e di riqualificazione.”