Nessun allarme. Arriva da Monza la conferma secondo la quale in Italia il virus Zika ha pochissime probabilità di diffondersi. Lo dice il Professor Andrea Gori, Direttore del reparto Malattie Infettive dell’Ospedale San Gerardo di Monza.
“L’infezione da virus Zika è una artropozoonosi, cioè una malattia trasmessa all’uomo da animali infetti mediante un vettore. Nel caso di Zika il vettore è rappresentato dalla zanzara del genere Aedes. – spiega il dottor Gori, che aggiunge – Purtroppo al momento non è disponibile un vaccino nè alcun trattamento specifico, dunque gli sforzi per contenere l’epidemia sono diretti al monitoraggio della diffusione ed eventualmente alla pronta adozione di misure preventive”.
Dal 2015 sono stati riportati quattro casi di importazione in Italia, tre a Roma e uno a Firenze, tutti provenienti dal Brasile, tutti durante il periodo primaverile e tutti a risoluzione spontanea. “Il rischio di diffusione nel nostro Paese rappresenta, ad oggi, un’eventualità altamente improbabile”, rassicura Gori.
Infatti la pericolosità del virus è legata ai viaggiatori che si recano in zone epidemiche e in particolar modo alle donne gravide, a cui la permanenza in tali zone è sconsigliata. Attenzione devono, poi, porre le donne in età fertile per le quali il concepimento in corso di infezione, seppure asintomatica, potrebbe aumentare il rischio di danni per il feto. Anche dal Ministero della Salute è arrivata una circolare della Direzione Generale della Prevenzione Sanitaria in cui si indicano le dovute precauzioni da utilizzare in caso di un viaggio nelle zone più a rischio o di un ritorno in Italia nei 21 giorni dopo il viaggio effettuato.
commenta