Cultura

Seregno, la vera Giubiana: una tradizione che diventa social

Risotto e falò per ricordare la tradizione contadina che accompagna verso la fine dell’inverno con molte novità: la messa in scena della leggenda della strega e una Giubiana «social».

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«Speriamo che la Giubiana possa bruciare bene. La tradizione, infatti, dice che insieme al fantoccio della stregabruciano anche le miserie e i mali dell’anno appena trascorso, episodi tristi e negativi, magari connessi all’attuale crisi economica, che diventano fumo e svaniscono nel buio della notte, aprendo a un nuovo anno  migliore. E ne abbiamo bisogno tutti». Così il sindaco Edoardo Mazza presenta «La vera Giubiana», iniziativa promossa dall’Associazione «Madonna della Campagna», in collaborazione con l’«Academy Musical Arts» di «Cartanima».

Sabato 30 gennaio  il fantoccio della Giubiana, realizzato con legno, paglia e tessuti, dai volontari dell’associazione, sarà esposto in piazza Italia fino a sera, quando sarà trasportato al «Fuin», in via Cagnola, per essere bruciato.

Alle ore 20 inizierà la degustazione del «Risotto della Giubiana», riso giallo allo zafferano con «luganega» (salsiccia), al prezzo simbolico di un euro a piatto e, alle ore 21.30, la rievocazione della «Vera Storia della Giubiana» con rogo finale.

«Quest’anno sarà una Giubiana diversa, spiega il Sindaco. Chi è la vecchia strega che brucia e perché mangia il risotto? Per rispondere a queste domande i volontari dell’associazione Madonna della Campagna con la collaborazione degli allievi di “Cartanima” metteranno in scena, per grandi e piccini, la vera storia della Giubiana».

«Non ci fermiamo mai – prosegue Felice Beretta, presidentedell’Associazione “Madonna della Campagna” – e la Giubiana è la dimostrazione: riportata alla luce per scherzo qualche anno fa, è diventata un appuntamento affollatissimo per centinaia di seregnesi e brianzoli. E, così, quest’anno abbiamo deciso di fare un altro passo. Poiché molte persone, soprattutto i più giovani, ci chiedono informazioni sulla storia della Giubiana, perché la si brucia, perché si mangia il risotto e chi è veramente questa strega, abbiamo pensato di mettere in scena la leggenda della Giubiana. Con l’obiettivo di far conoscere a tutti il significato, legato alla tradizione culturale lombardo-brianzola, la stessa che difendiamo ogni anno con tutti i nostri eventi».

Ma sarà anche una Giubiana «social»: l’associazione ha attivato l’hashtag #giubianaseregno2016, per poter «taggare» gli scatti fotografici più belli realizzati dai cittadini al fantoccio durante il trasporto, l’esposizione nel centro storico e il rogo nell’area del «Fuin».

 

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