Economia

Seregno in arrivo contributi per emergenza abitativa e canone concordato

Finanziato un progetto con oltre 70 mila euro da Regione Lombardia per favore la sottoscrizione di contratti a canone calmierato.

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In arrivo nuove risorse per favorire la locazione degli immobili sfitti per chi sottoscrive contratti a canone concordato, rivisto in occasione della sottoscrizione del nuovo «Accordo locale». In sala Rappresentanza a Palazzo «Landriani – Caponaghi» il sindaco Edoardo Mazza e l’assessore alle politiche sociali Ilaria Anna Cerqua hanno presentato il nuovo progetto innovativo che ha ricevuto un finanziato  di oltre 70 mila euro da Regione Lombardia.

«È il punto d’arrivo – spiega il sindaco Edoardo Mazza – è di un percorso iniziato poco più di un anno fa, con la sottoscrizione dell’Accordo locale. Ma è soprattutto un punto di partenza, una leva con cui speriamo di dare risposta ad alcune forme di disagio abitativo espresse dalla nostra città. Da un lato, ad esempio, quello delle famiglie che non riescono più sostenere i canoni del mercato privato ma non hanno i requisiti per l’Erp. Dall’altro, quello dei proprietari dei moltissimi appartamenti ancora sfitti».

Da lunedì 18 gennaio è stato aperto il bando che scadrà il30 giugno, sino ad esaurimento dei fondi. Potranno presentare domanda le famiglie con reddito ISEE fino a 20 mila euro e il contributo, una tantum, sarà erogato secondo quattro fasce: 2.800 euro fino 6 mila euro di ISEE, 2.200 euro con reddito da 6 mila a 10 mila euro, 1.600 euro con ISEE tra 10 mila e 14 mila euro e 1.000 euro da 14 mila a 20 mila euro di ISEE. L’obiettivo è «coprire» un numero di famiglie compreso tra 25 e 70.

Le risorse economiche, 71.348,58 euro, sono state messe a disposizione da Regione Lombardia. Come spiega il vicepresidente regionale e assessore alla Casa e Housing sociale Fabrizio Sala, «Regione Lombardia ha attivato un finanziamento ai Comuni ad elevata tensione abitativa per l’attuazione di progetti che prevedono la costituzione di agenzie per la casa, attraverso le quali saranno attivati fondi di garanzia e realizzati accordi con imprese e cooperative edilizie per la messa a disposizione di alloggi a canone concordato o a canoni inferiori al mercato. Complessivamente in Lombardia sono coinvolti 51 Comuni per complessivi 34 progetti con uno stanziamento complessivo di 823mila euro».

Fabrizio Sala ha quindi preannunciato i punti cardine della nuova riforma sulla casa, presentata giovedì 14 gennaio in Commissione Territorio: l’istituzione di un sistema di accreditamento, per cui i servizi abitativi potranno essere forniti anche da operatori privati accreditati; un nuovo sistema di canoni e controlli; l’accesso ai servizi abitativi pubblici dei nuclei familiari in condizioni di indigenza attraverso la presa in carico da parte dei servizi sociali comunali e la previsione di un contributo regionale di solidarietà. Il progetto di legge ha una dotazione di circa 350 milioni di euro,  i contratti saranno temporanei e avranno una durata di 8 anni, rinnovabili. I controlli sul reddito e sui requisiti di permanenza saranno annuali.

Viene introdotta anche la possibilità della risoluzione unilaterale del contratto di locazione per le false dichiarazioni sui requisiti e le condizioni reddituali degli assegnatari e per la cosiddetta morosità colpevole.Il contributo potrà essere erogato anche in caso di  contratti locazione transitori con associazioni o enti senza fini di lucro, che abbiano  fra le proprie finalità statutarie la realizzazione di programmi di accompagnamento e sostegno alle famiglie in difficoltà economica e sociale, per accogliere temporaneamente nuclei famigliari in «grave emergenza abitati» tipologia contrattuale prevista dall’«Accordo Locale».

«Questa azione dà una risposta complessiva a differenti situazioni di fragilità abitativa – spiega l’assessore Ilaria Cerqua –  Da un lato si favorisce la diffusione del contratto a canone concordato, un’opportunità sia per locatori che inquilini, e dall’altro consente  di intervenire con maggiori risorse in quelle situazioni drammatiche di grave emergenza abitativa temporanea derivanti da sfratti per morosità».

Politiche attive per la casa da parte dell’Assessorato che passano anche attraverso altri strumenti. Il «Bonus affitto», ad esempio, che nel 2015, ha sostenuto 59 famiglie con un finanziamento complessivo di 70.800 euro: 15.120 euro di finanziamento comunale e 55.680 regionale.

Un contributo una tantum di 800 euro per sostenere le spese di affitto è previsto dal «Reddito di autonomia», scaduto il 15 dicembre ma prorogato da Regione Lombardia fino al 31 gennaio. Ancora pochi giorni per presentare domanda. Il reddito di autonomia è destinato alle famiglie con reddito ISEE/FSA tra 7 mila e 9 mila euro.

La «Morosità incolpevole», infine, è stata finanziata con fondi regionale per 91.926 euro. Risorse, sottolinea l’assessore, «messe a disposizione da Regione Lombardia con l’obiettivo di prevenire e sostenere le situazioni persone che non riescono più a pagare l’affitto, magari per aver perso il lavoro o per essere in cassa integrazione. Situazioni sempre più diffuse nel mercato delle locazioni private». Il bando si è chiuso lo scorso 30 settembre, ma sarà riaperto nelle prossime settimane.

Da oggi 20 gennaio sino al 31 marzo  è  indetto anche il «Bando per l’assegnazione di alloggi di Edilizia Residenziale Pubblica» a canone sociale e moderato.

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