Ambiente

Monza, Gruppo Sapio: Dossi Presidente del Comitato “Mobilità Idrogeno Italia”

Il Comitato di Indirizzo Strategico di Mobilità Idrogeno Italia ha eletto all’unanimità al ruolo di Presidente il dottor Alberto Dossi, Presidente del Gruppo Sapio.

Premio sapio XV edizione  (3)

Il Comitato di Indirizzo Strategico di Mobilità Idrogeno Italia, riunitosi a margine dell’evento “Stati Generali Idrogeno e Celle a Combustibile”, ha eletto all’unanimità al ruolo di Presidente il dottor Alberto Dossi, Presidente del Gruppo Sapio.

Sono inoltre stati eletti alla Vice-Presidenza il dott. Walter Huber, Presidente dell’Istituto per le Innovazioni Tecnologiche di Bolzano, e l’ing. Adamo Screnci, Direttore generale aggiunto di McPhy Energy.

Nell’accettare l’incarico, Dossi ha dichiarato: “A nome mio e del Gruppo Sapio ringrazio tutti i colleghi per la fiducia accordatami. Sono sicuro che, lavorando insieme ai due Vice-Presidenti, agli altri membri del Comitato e alle autorità competenti, sapremo dotare l’Italia di un piano infrastrutturale per l’idrogeno all’altezza di un grande Paese come il nostro. Sono orgoglioso di questo incarico, che vedo innanzitutto come un riconoscimento per il grande lavoro che il nostro Gruppo e le tante altre aziende attive nei settori dell’idrogeno e delle celle a combustibile stanno portando avanti per permettere al nostro Paese di porsi allo stesso livello degli altri grandi Paesi industrializzati. Oggi, a due giorni dallo storico accordo firmato alla Conferenza Onu di Parigi per fermare il surriscaldamento del pianeta, sono ancor più convinto che un piano infrastrutturale sviluppato unitariamente a livello nazionale sia l’unico modo per permettere alle nostre imprese di competere adeguatamente sui mercati internazionali, in un settore destinato ad assumere un’importanza sempre più strategica. Uno dei punti nodali dell’accordo del COP21 riguarda le emissioni di gas serra nel settore dei trasporti: è arrivato quindi il momento di puntare sulle vetture alimentate a idrogeno per lo sviluppo di una mobilità elettrica a emissioni complessive pari a zero o prossime allo zero, che nel contempo offra prestazioni, tempi di rifornimento e autonomia simili a quelle delle vetture tradizionali”.

Il progetto “Mobilità Idrogeno Italia”

Mobilità Idrogeno Italia riunisce i principali portatori di interesse del settore della mobilità a idrogeno e celle a combustibile in seno ad H2IT (Associazione italiana idrogeno e celle a combustibile). Guidato da un Comitato di Indirizzo Strategico, composto da alti rappresentanti dell’industria e della ricerca italiane, il progetto ha l’obiettivo di affiancare le autorità competenti nella definizione di un Piano nazionale per lo sviluppo delle infrastrutture di rifornimento di idrogeno per i trasporti all’orizzonte 2025, che il governo Italiano è tenuto a presentare alla Commissione europea entro il 18 novembre 2016, come previsto dalla direttiva sullo sviluppo del mercato dei combustibili alternativi 2014/94/UE. La versione finale del Piano nazionale, che sarà presentata a Bologna nel maggio 2016 e sarà sottoposta a consultazione pubblica entro l’estate dello stesso anno, illustrerà dove, come e quando realizzare un numero adeguato di infrastrutture di rifornimento a idrogeno per il trasporto su gomma (autovetture, autobus, veicoli industriali), su rotaia (tram e treni) e su acqua (vaporetti, imbarcazioni da diporto).

Aderiscono al progetto Mobilità Idrogeno Italia una serie di importanti aziende, Università ed enti locali. Una lista non esaustiva include: Air Liquide, Ancitel Energia e Ambiente, ANCI – Associazione nazionale comuni italiani, ANEV – Associazione nazionale energia dal vento, Assogastecnici/Federchimica, Claind, Fondazione Bruno Kessler, H2IT – Associazione italiana idrogeno e celle a combustibile, Gruppo Sapio, Hydrogen Park, Istituto per le Innovazioni Tecnologiche di Bolzano, ITM Power, Linde Gas, McPhy Energy, Nuvera Fuel Cell, Regione Lazio, Regione Veneto, Tenaris, Università di Padova.

Il sito Internet del progetto sarà presto disponibile su www.mobilitah2.it.

Cosa accade in Europa e nel resto del mondo

In Europa, la Germania è il Paese che ha investito di più sulla mobilità a idrogeno e conta di avere fino a 1.000 punti di rifornimento entro il 2030 (100 entro il 2017; 400 entro il 2023). Segue il Regno Unito, in cui sono stati sviluppati progetti ugualmente ambiziosi, con l’obiettivo di realizzare fino a 1.100 punti di rifornimento entro il 2030 (65 tra 2018 e 2020). Altri Paesi europei in cui piani per le infrastrutture di rifornimento a idrogeno sono già stati adottati, o stanno per essere adottati, includono: Francia, Svezia, Danimarca, Norvegia, Svizzera, Austria, Paesi Bassi, Polonia, Belgio, Finlandia, Lettonia. Fuori dall’Europa, in Giappone si punta a 1.000 stazioni di rifornimento già entro il 2025, per almeno un milione di vetture a idrogeno in circolazione. Altri esempi importanti sono costituiti da Corea del Sud, Stati Uniti (soprattutto California) e Cina.

La IEA – Agenzia Internazionale dell’Energia prevede che, per mantenere l’aumento della temperatura media globale al di sotto dei 2°C, il numero di vetture a idrogeno e celle a combustibile circolanti nel 2050 tra Francia, Germania, Italia e Regno Unito non potrà essere inferiore a 40 milioni di unità.

 

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