La Brianza scende in campo contro le ludopatie. Mercoledì mattina all’hotel Helios di Monza si è svolto un incontro organizzato da Asl Monza e Brianza al quale hanno partecipato l’assessore regionale al Territorio, Urbanistica e Difesa del suolo Viviana Beccalossi, Matteo Stocco, direttore generale dell’Asl di Monza e Brianza e Maurizio Resentini, direttore del Dipartimento dipendenze Asl Monza e Brianza.
Titolo della conferenza: “Quando il gioco si fa duro”, segnale inequivocabile che l’obiettivo degli enti pubblici è di contrastare i danni provocati dal gioco d’azzardo. In ballo c’è un bando regionale per un totale di 3 milioni di euro grazie al quale le amministrazioni di Monza, Agrate Brianza, Cavenago, e Carnate stanno mettendo a punto altrettanti progetti per sensibilizzare, informare e aiutare, soprattutto in caso di coinvolgemmo di soggetti giovani.
Le statistiche infatti evidenziano che fra gli studenti la percentuale di giocatori patologici/problematici si è attestata attorno al 2,5%. Sul tavolo, per i Comuni brianzoli, ci sono 167 mila euro, soldi necessari per tradurre in parifica i progetti e anche per mappare la presenza di slot machine e video lottery sul territorio.
I numeri dicono che a Monza esistono 856 esercizi abilitati. In totale, sono oltre 1500 sparpagliati un po’ dappertutto, da Lissone (52 esercizi abilitati) a Seregno (48), passando per Cesano Maderno, Ronco Brigantino e Mezzago. Sul tema, l’assessore non ha risparmiato critiche, nemmeno a Confindustria e Francesco Totti. “Trovo assurdo che Confindustria abbia un settore che si occupa specificatamente delle aziende che operano in questo settore – ha commentato – e soprattutto trovo poco etico che un campione come Totti presti il suo volto per delle pubblicità”.
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