
Area vasta, la proposta di Brivio: “Lecco con Como e Monza”
Il sindaco Virginio Brivio lancia la sua proposta sull’alleanza territoriale che il capoluogo manzoniano sarà chiamato a decidere alla luce della riforma sul riordino degli enti locali e il superamento della dimensione delle province. Lo ha fatto domenica al Teatro della Società nel corso del suo intervento alla consegna delle civiche benemerenze, nel giorno della festa patronale di San Nicolò.
“Non credo che oggi siamo chiamati a difendere un’autonomia conquistata con fatica, costa poco ma non ci porta molto lontano dire che tutto deve rimanere così perché tutto non può rimanere così – ha proseguito il sindaco guardando al futuro dell’area lecchese – allo stesso tempo nuove aree vaste non possono essere imposte dal passato o da un disegno normativo calato dall’alto, deve emergere la capacità di disegnare una nuova storia, captare sinergie di rete, integrando le realtà del nostro territorio senza annullarle. Quindi, non diventare periferia di altri, scegliere e non farsi scegliere”. (continua a legge l’intervento del sindaco Brivio su LeccoNotizie).
Un intervento però che difficilmente troverà una risposta positiva in quel di Monza e Brianza, dove per seguire la riforma la direzione presa sembra più di guardare verso Milano (e l’area metropolitana) che verso la creazione di un’area pedemontana.
L’ultimo periodo di quest’articolo è chiaramente un’idea personalissima
dell’articolista, che è tutta da dimostrare nella realtà.
Io quoto al
100% la proposta di Brivio: abbiamo faticato mezzo secolo per vederci
riconosciuto il titolo di capoluogo di provincia, ci mancherebbe che vi
rinunciassimo. Per cosa poi? Per scomparire nel suburbio indifferenziato
della periferia milanese? Ma per favore….
Ben diversa invece
sarebbe la fusione con Como e Lecco: fusione per UNIONE, non per
incorporazione. Vorrebbe dire dialogare alla pari con realtà molto
simili alla nostra, con le quali abbiamo moltissimo se non tutto da
condividere.
Questo non vuol dire costruire muri a difesa dalla
realtà metropolitana: dico che una provincia grande e forte come quella
che nascerebbe avrebbe possibilità di alzare la voce in Regione, e
dialogare alla pari col dinosauro milanese.
La recente
incorporazione della nostra Confindustria in Assolombarda non deve
ingannare: si tratta di un’iniziativa personale di Dell’Orto, intrapresa
unicamente per il suo tornaconto (leggasi carriera) personale. Vedremo
se i fatti gli daranno ragione, il tessuto Milanese è molto diverso da
quello Brianzolo. Io non mi stupirei affatto se ad un certo momento a
qualcuno venisse in mente di rifondare una Confindustria MB.
SI ALLA PROVINCIA UNICA DELL’ALTA LOMBARDIA, NO ALLA CITTA’ METROPOLITANA!