Cultura

Un successo “I giusti del Mediterraneo”: ad Arcore in centinaia alla serata

C'è chi è rimasto in piedi pur di ascoltare la serata. I 'Giusti del Mediterraneo' ha fatto il tutto esaurito. In centinaia per capire perchè i migranti non prendono gli aerei e rischiano la vita sui barconi.

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C’è chi è rimasto in piedi tutta la serata pur di ascoltare. I ‘Giusti del Mediterraneo’ ha fatto il tutto esaurito ieri alle scuderie di Villa Borromeo. Il tema era quello dei profughi e delle guerre.

Un tema scomodo ma che ha portato in novembre fuori di casa oltre duecento persone, che hanno ascoltato le testimonianze, gli episodi e la musica per capire il fenomeno degli esodi, delle migrazioni che stanno interessando l’Italia e l’Europa intera. La serata ricca di spunti è stata l’occasione di presentare il libro del giornalista arcorese Daniele Biella, che ha scritto quest’anno una biografia su Nawal Soufi, 28 enne catanese di origini marocchine diventata un punto di riferimento sia per la Guardia Costiera sia per i rifugiati, in particolare siriani. Questa donna sta salvando ricevendo gli sos di aiuto dal mediterraneo migliaia di vite umane. Non a caso è chiamata l’angelo dei profughi. “A chi le dice che con il suo comportamento favorisce l’immigrazione clandestina, lei risponde – riferisce Biella – Se non lo facessi sarei accusata di omissione di soccorso.” Con emozione, con passione Biella ha trasmesso al pubblico il difficile compito di Nawal. Ha fatto capire anche quanto sia stato importante per lui raccontare questa storia, una storia di una donna che oggi vive solo per aiutare gli altri.

Se il libro è stata l’occasione per iniziare ad approfondire questo tema che sta mettendo in crisi l’Europa, sopratutto dal punto di vista delle scelte etiche da compiere, dall’altra parte ci sono state le testimonianze di Mussie Zerai, sacerdote eritreo, candidato premio nobel per la pace, e di Alessandra Ballerini, che hanno messo a nudo le debolezze e le ipocrisie del “sistema” di accoglienza dei rifugiati politici. “Le persone che scappano da guerre e miseria preferiscono spendere diverse migliaia di euro in viaggi molto rischiosi che sono costati finora moltissime vite, invece che prendere l’aereo per raggiungere le loro mete, in quanto questa scelta dipende da una direttiva dell’Unione europea, che rende le compagnie aeree responsabili degli ingressi illegali all’interno dell’area Schengen. – hanno spiegato aggiungendo – Quando arrivano in Europa dopo mille difficoltà che tutti noi ben conosciamo gli viene riconosciuto lo stato di rifugiati politici, ma è illogico ciò: loro sono già rifugiati politici già da quando vivono in un paese dove non c’è più nulla o ci sono delle dittature atroci”. A moderare la serata Ilaria Sesana. Tra il pubblico il sindaco, Rosalba Colombo, e l’assessore alla Cultura Paola Palma.

Applausi per queste persone che ognuna a loro modo si è messa in gioco in prima persona, sacrificando anche affetti personali o la carriera, per fare ciò che ritiene giusto: aiutare i giusti del mediterraneo.

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