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Monza-Ponte San Pietro Isola 2-0. Delpiano: “La squadra è con me”

Seconda vittoria consecutiva e Pro Sesto agganciata al sesto posto in classifica. Il Monza post-sfuriata presidenziale ha un gioco diverso, ma soprattutto un’anima diversa.

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Seconda vittoria consecutiva e Pro Sesto agganciata al sesto posto in classifica. Il Monza post-sfuriata presidenziale ha un gioco diverso, ma soprattutto un’anima diversa. L’avversario lo aggredisce, non lo teme. E del resto, con tutto il rispetto, oggi non si sarebbe potuto aver paura del Ponte San Pietro Isola, la squadra bergamasca nata nel 2007 dalla fusione tra il Ponte San Pietro e l’Isola, il club che rappresentava i paesi di Terno d’Isola e Chignolo d’Isola.

Il 2-0 maturato al Brianteo nel turno infrasettimanale si aggiunge al succulento 3-1 portato a casa domenica scorsa da Morbegno, la località della provincia di Sondrio dove il Monza ha dovuto giocare a porte chiuse a causa di una pesante sanzione inflitta all’Olginatese. Contro il Pontisola, come viene chiamato in maniera abbreviata il Ponte San Pietro Isola, si è invece giocato nell’orario inconsueto delle 20 in seguito alla richiesta avanzata dal club biancorosso e accettata dagli avversari e dalla Lega nazionale dilettanti. Alle 14.30 gli abbonati sarebbero stati pochissimi e al presidente Nicola Colombo non interessa l’impietoso confronto con la Superlega di pallavolo: anche oggi, come in occasione del match di Coppa Italia di Serie D contro il Seregno, alle 20.30 il Gi Group Team Monza ospitava nel limitrofo palazzetto dello sport un incontro di cartello, capace di richiamare 2300 spettatori. Allo stadio erano invece solo 900.

L’allenatore del Monza, Alessio Delpiano, ha adottato il motto “squadra che vince non si cambia” e così, anche se il turno infrasettimanale avrebbe consigliato un parziale turnover, ha schierato gli stessi undici titolari a Morbegno. Da segnalare la presenza di soli 8 giocatori in panchina: escludendo l’infortunato Uliano, per gli altri in tribuna si tratta di una bocciatura con poche chance di poter sostenere esami di riparazione. Il calciomercato invernale incombe e dunque anche i “tagli” alla rosa di 27 elementi…

La squadra biancorossa si è schierata con un 4-3-3 che aveva come terminale offensivo D’Errico, chiamato al compito di mordere le caviglie ai difensori ospiti in possesso di palla. La prima occasione è però del Pontisola: al 2′ Signorelli si inserisce in area ma Cetrangolo interviene a chiudergli lo specchio della porta. Al 7′ su un cross di Tripsa arriva tutto solo Cattaneo che di piatto manda fuori. Al 13′ Grandi, in chiara posizione di fuorigioco, manda fuori la sfera di testa a due metri dalla linea di porta: a sorpresa si scopre che per il guardalinee l’azione era regolare. La gara si addormenta e a svegliarla ci pensa Comentale che al 33’ calcia una punizione dal limite che finisce a lato di poco. 1’ dopo arriva il primo gol: Romeo crossa per Soragna che al volo rasoterra insacca alle spalle di Vagge. La reazione dei biancoblù è in due conclusioni a lato, una dell’ex ala brasiliana dell’Atalanta, Ferreira Pinto, e l’altra di Ruggeri. Al 45′ un sinistro moscio di Grandi finisce tranquillamente tra le braccia di Vagge.

calcio-monza-pontisola-rigore-mbLa ripresa si apre con due conclusioni, una alta e una parata, di Soragna. Al 10′ il “toro di Casale” crossa nell’area piccola per Sokoli che a un passo dalla linea di porta non riesce a deviare in gol. Al 24′ il Monza potrebbe chiudere la partita: D’Errico stoppa a seguire col tacco un lancio dall’out destro beffando Mazzucotelli, che lo atterra: per l’arbitro è rigore ed espulsione del giocatore subentrato all’11’ del primo tempo a Mastrototaro, infortunatosi seriamente. Il tiro dal dischetto di Soragna, però, è centrale e Vagge respinge. Delpiano inserisce Ientile per Grandi e i biancorossi passano al 5-3-1-1, con D’Errico alle spalle di Soragna, a sua volta poi sostituito per lasciare il posto a Spampatti. La squadra brianzola controlla il risultato mostrando una difesa tornata sui livelli di inizio stagione. Al 48’, infine, gli ospiti allenati da Marco Gaburro capitolano: D’Errico approfitta dello sbilanciamento degli avversari e si lancia palla al piede verso la porta difesa da Vagge dalla propria metà campo; giunto davanti al numero 1 bergamasco lo dribbla e deposita in rete la sfera del 2-0.

 

calcio-monza-delpiano-mbIn sala stampa Delpiano ha dispensato elogi: “Ringrazio il presidente Nicola Colombo per la conferenza stampa di una settimana fa perché se non l’avesse convocata io oggi non sarei qui. La mia conferma è stato un atto in controtendenza rispetto a quello che succede di solito nel calcio, dove si dà la colpa al solito scemo. La società ha dimostrato di essere solida e forte a difesa delle proprie idee. Da parte nostra volevamo dimostrare di essere degni di questa maglia e ci stiamo riuscendo. Eravamo arrivati a un bivio e abbiamo preso la strada giusta. Finalmente diamo la sensazione di una squadra che lotta. La squadra ha gradito la mia conferma perché non era contenta di cambiare allenatore. Io ho dato fiducia ai giocatori e loro adesso me la stanno ricambiando. Prima della conferenza stampa tutto era più difficile perché i giocatori cercavano di far bene a livello individuale e non come squadra. Ringrazio anche i tifosi: sono il carburante di cui abbiamo bisogno. In particolare li ringrazio perché a Grumello del Monte dopo la sconfitta non ci fu una contestazione, ma un chiarimento equilibrato; considerando che non sono abituati a certi palcoscenici, è stato un segno di maturità. Riguardo alla partita di oggi, non ho cambiato nessuno degli undici titolari perché alla vigilia ho ricevuto risposte forti da tutti loro. Domenica prossima giocheremo a Busto Garolfo (alle ore 14.30 contro la Bustese Roncalli, società nata la scorsa estate dalla fusione tra il primo club di Busto Garolfo e il secondo club di Legnano, ndr): non sarà semplice perché alcuni giocatori sono molto affaticati. Se Soragna vuole andare via al mercato invernale? Ho la sensazione che Gianluca sia legato a questa piazza. Difficilmente cambierà casacca perché non è un mercenario, ma un ragazzo con valori importanti”.

Questo è il Monza di adesso: una società pulita che si sforza di raggiungere risultati soddisfacenti per il proprio pubblico di “irriducibili“. Il Monza dell’anno scorso era altra cosa, come stanno evidenziando gli atti di indagine posti in essere dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Catanzaro e l’attività istruttoria espletata dalla Procura della Federcalcio. Che nei giorni scorsi ha deferito alla Sezione Disciplinare del Tribunale federale nazionale per illecito sportivo l’ex direttore generale Mauro Ulizio, l’ex direttore sportivo Gianni Califano e il dirigente “ombra” Morris Pagniello e per omessa denuncia l’ex allenatore Fulvio Pea.

 

MONZA-PONTE SAN PIETRO ISOLA 2-0 (1-0)

MONZA (4-3-3): Cetrangolo;Sokoli, Molnar, Cattaneo, Cochis;Tripsa, Comentale, Romeo; Grandi (30’ s.t. Ientile), D’Errico, Soragna (39’ s.t. Spampatti). A disp.: Radaelli, Perini, Roveda, Varola, Lombardi, Vettraino. All.: Delpiano.

PONTE SAN PIETRO ISOLA (5-3-2): Vagge; Alborghetti (15‘ s.t. Nardi), Mastrototaro(11’ p.t. Mazzucotelli), Lucenti, Meregalli, Pellegrinelli; Ruggeri, Lonardi, Pedrocchi; Signorelli (30’ s.t. Amelotti), Ferreira Pinto. A disp.: Gherardi, Seminati, Bandini, Carrieri, Figoli, Capelli. All.: Gaburro.

ARBITRO: Bonaldo di Conegliano Veneto.

MARCATORI: 34′ p.t. Soragna, 48′ s.t. D’Errico.

NOTE: calci d’angolo 4-2; ammoniti Romeo, Lonardi e Pedrocchi; espulso al 24’ s.t. Mazzucotelli per interruzione fallosa di chiara occasione da rete; recupero 2′ e 4′; spettatori paganti 123 per un incasso di 1204 euro, abbonati circa 750 (quota non comunicata).

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