Le rivoluzionarie novità di Baladin: dalla prima artigianale in lattina al Metodo Classico

26 novembre 2015 | 10:05
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Le rivoluzionarie novità di Baladin: dalla prima artigianale in lattina al Metodo Classico

Due le novità da provare di casa Baladin: la birra POP in lattina e il Metodo Classico. Se poi avete tempo, leggete cosa è successo alla presentazione.

Metti una birra di Baladin. Metti il birraio più famoso d’Italia, Teo Musso. E l’idea di rendere più popolare la birra artigianale. Nasce POP, la prima birra artigianale in lattina.

Una rivoluzione di stile a ben guardare. La Popular Beer è stata presentata lunedì 23 novembre a Piozzo (CN) a Casa Baladin, il locale fondato da Teo il 14 luglio del 1986. Un tempo il locale era coperto con un tendone da circo, oggi ne riproduce solo le sembianze perchè è stato insonorizzato. La birreria è colorata ed accogliente. E se le coincidenze non sono casuali, la rivoluzione di vendere in lattina la birra artigianale, inizia proprio in Casa Baladin, fondata nella stessa data, il 14 luglio, di una ben più storica rivoluzione (quella francese), e in un anno, il 1986, in cui c’era più pop in giro che formiche al mondo. E come se in casa Baladin con la Pop si fosse chiuso un giro iniziato 29 anni fa.

birra pop  (3) (Copia)Lattina coloratissima, potrebbe averla fatta Andy Warhol per quanto sia fatta con stile, dentro la quale c’è della birra che non vi lascerà delusi, sia che siate degli esperti sia ai primi passi nel mondo delle artigianali. La Popular Beer è accessibile, ma con carattere, come l’ha ben descritta Birra Notizie.

E se le novità si esaurissero qui, già non sarebbe male. Ma a Casa Baladin dopo le linguette delle lattine sono saltati anche i tappi di sughero della birra prodotta, e qui arriva la seconda novità, fatta con il metodo classico.  Quello che si usa per il vino. L’avvertenza è che questo non è un prodotto per tutti. Il consiglio è di arrivarci non subito, ma dopo aver gustato (e capito) di più del mondo delle artigianali. Una birra che se avesse gli occhi guarderebbe nelle pupille il vino e gli direbbe di farsi da parte. Un duello, come nei film western. Una scena che immaginiamo possa finire, però, a tarallucci e… Metodo Classico. Una birra rifermentata per ben tre volte in bottiglia seguendo il metodo utilizzato per la produzione dello champagne, ben strutturata, ben riconoscibile sopratutto in quella nota vinosa e d’acidità che ci ha fatto innamorare di lei.  (Guarda il video della lavorazione)

Una serata che ha divertito, intrattenuto e interessato gli ospiti anche con la cucina di Davide Oldani, lo chef stellato: “Oggi i miei piatti saranno di contorno alla birra, perchè è la sua serata.” E così il grande Oldani non solo ha rispettato il proposito, ma ha preparato un menu che dialogava con Baladin, al punto che la birra artigianale è diventata ingrediente della pietanza.

Fossero finite qui le nobirra pop  (21) (Copia)vità, già saremmo contenti come un bimbo che ha appena finito il biberon. E invece Teo Musso ha portato i suoi ospiti in una fredda notte di fine novembre nel cuore della sua produzione: Cantina Baladin, laddove il mastro birraio conserva alcune botti destinate a birre speciali. Oltre il concetto di artigianale, oltre i soliti luppoli, in quel vecchio cascinotto a Piozzo, nascosto tra le case, fermentano birre che non ricordano il whisky, ma perchè sono più amabili e socievoli, ed è come ritrovare per caso una vecchia compagna di scuola che ti faceva il filo e che forse te lo fa ancora mentre ti guarda oggi; o birre che non vogliono essere degli cherry, perchè sono più vinose e ti strizzano l’occhio mentre scendono piano piano nella gola, regalando quei ricordi che emergono dalla memoria solo quando si è in un certo stato empatico o forse si è semplicemente felici di bere qualcosa che piace.

In foto grande a partire da destra: Davide Oldani, Matteo Speziali e Teo Musso.

Qui sotto le foto della serata di presentazione.