Schiscetta a scuola, oltre 500 firme in poche ore. Com’è la situazione a Monza?

L'iniziativa è nata in seguito al crescente numero di genitori che portano a casa i bambini per il pranzo soprattutto per motivi economici o etici.

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Sono oltre 500 le firme raccolte dal Movimento 5 Stelle Lombardia alla petizione che chiede l’introduzione nelle scuole lombarde del pasto da casa in alternativa a quello offerto dal servizio di ristorazione scolastica.  L’iniziativa è nata in seguito al crescente numero di genitori che portano a casa i bambini per il pranzo  soprattutto per motivi economici o etici.

«La Costituzione è chiara e garantisce il diritto a scelte alimentari autonome. E’ evidente che i cittadini chiedono alle istituzioni di prendere in seria considerazione quanto molti genitori stanno chiedendo da anni» spiegano i consiglieri pentastellati.

montalbano-rosario-mbA Monza come è la situazione? Ce lo spiega l’assessore all’Istruzione, Rosario Montalbano: «Nel territorio monzese siamo molto sensibili all’argomento, sia per quanto riguarda l’aspetto economico, sia per quanto concerne le scelte individuali. Proprio per questa ragione l’Asl, ad esempio, ha aperto uno sportello di consulenza per ottenere dei menù alternativi nelle scuole. – e aggiunge – Il servizio comunale offerto, inoltre, prevede una scelta di pasti sia per vegetariani che in base ai culti religiosi dei bimbi».

Ma non solo, è recente la pubblicazione di un bando proprio sulla tematica. «Il nuovo bando prevede la possibilità di avere dei menù per vegani – spiega l’assessore – Questo a significare che la soglia d’attenzione sulla tematica è davvero alta. Per quanto riguarda l’aspetto economico a Monza si è verificato un singolo caso in cui dei genitori hanno richiesto all’interno dei locali uno spazio per consumare il cibo portato da casa, spazio che gli è stato concesso senza alcun problema».

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