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Calcio Monza eliminato dalla Coppa Italia di Serie D. Il presidente in sala stampa

Dopo essere stato virtualmente buttato fuori dalla lotta per la promozione in Divisione Unica di Lega Pro il Monza è stato anche estromesso dalla Coppa Italia di Serie D.

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Dopo essere stato virtualmente buttato fuori dalla lotta per la promozione in Divisione Unica di Lega Pro il Monza è stato anche estromesso dalla Coppa Italia di Serie D. Nella gara unica dei trentaduesimi di finale, disputata allo stadio Brianteo, ha avuto la meglio il Seregno, capace di ribaltare lo svantaggio di metà primo tempo e di resistere in 10 contro 11 negli ultimi 13’, recupero compreso.

Saranno dunque gli azzurri a proseguire la corsa verso quei primi tre posti della coppa che daranno diritto alla disputa dei play-off del campionato, quest’anno inutili ai fini dei ripescaggi essendo stati questi bloccati dalla Federcalcio lo scorso giugno.

Il Seregno ha dimostrato di avere una squadra più competitiva del Monza se non altro perché ieri sera ha schierato quasi tutte le seconde linee mentre l’allenatore dei biancorossi Alessio Delpiano ha messo in campo gran parte dei titolari, anche se rispolverando la difesa a cinque. Mancavano per infortunio Uliano, Vettraino e Roveda e il tecnico di Pradalunga ha lasciato a riposo i “vecchietti” Cattaneo e Soragna. Tripsa e Comentale sono invece finiti in panchina e così c’è stato spazio per Perini, Cochis, Romeo, Pontiggia e Grandi e, in panchina, per gli Juniores Michelangelo Achenza e Alessandro Capelli.

Nonostante il “derby della Brianza” della prima metà del secolo scorso non si giocasse da 34 anni, al Brianteo non si è presentato ai botteghini quasi nessuno: solo 180 gli spettatori paganti a sottolineare la sciagurata decisione dirigenziale di posticipare l’incontro di 6 ore. Alla fine, invece di avere più gente allo stadio ce n’era di meno e, a evidenziare la crisi del calcio nel capoluogo provinciale, si è dovuto assistere al confronto impietoso con la pallavolo maschile di Superlega, che nell’adiacente palazzetto dello sport ha portato in contemporanea 2465 spettatori e col “fastidio” della diretta televisiva su Rai Sport 2, la quale sicuramente, dato anche il clima invernale della serata, avrà convinto centinaia di appassionati a restare a casa.

calcio-monza-seregno-curva-nord-mbCertamente non hanno giovato per una maggiore affluenza di pubblico gli ultimi deludenti risultati della squadra biancorossa, contestata domenica scorsa a Grumello del Monte, dopo l’ennesima figuraccia, da ultras e “monzaclubbini”. Non ha sorpreso, dunque, che al Brianteo fossero presenti più tifosi ospiti che di casa.

Pochi sono stati gli episodi degni di cronaca, anche perché intorno al quarto d’ora sullo stadio si è abbattuto un nubifragio che ha reso il terreno di gioco poco praticabile. Al 17′ un sinistro sbilenco di Szekely finisce sui cartelloni pubblicitari. Al 26′ il Monza passa in vantaggio: tiro di D’Errico dalla distanza, Bardaro respinge e Grandi arriva di piatto e insacca. La partita “stagna” fino all’unico minuto di recupero quando, su corner battuto da Mauri, Angioletti di testa costringe Cetrangolo a una respinta su cui s’avventa l’“ex” Cusaro che insacca da un passo.

A inizio ripresa il Seregno, allenato da un ex compagno di squadra di Delpiano nel Monza, Rocco Cotroneo, mette la freccia: sponda di Mauri per Gasparri che dal limite spara la sfera nell’angolino. Il tecnico biancorosso inserisce Spampatti per Ientile e al 27′ Lombardi da fuori manda alto. Entra Scavetta per Romeo e un pallonetto di Grandi in acrobazia sfiora la traversa. Proprio il centravanti viene sostituito da Delpiano con Fumana e 6’ dopo una mischia in area seregnese vede Bardaro agganciare Lombardi che stava sgusciando via con la sfera tra i piedi. Per l’arbitro di Como è rigore ed espulsione del portiere, che viene rilevato da Acerbis, il titolare del campionato. Questi a freddo respinge il tiro dal dischetto di D’Errico. Il Monza si butta avanti alla disperata, ma il forcing finale produce solo un calcio di punizione dal limite di Pontiggia che lambisce il palo.

calcio-monza-colombo-mbPer la terza volta consecutiva Delpiano non si presenta in sala stampa. A venirci è invece il presidente Nicola Colombo, più che altro per chiarire alcune cose lette sui mass media, ma anche sui forum di tifosi: “Sembra che io abbia messo i soldi e che le decisioni le prendano altri. Ma al Monza comando io, le decisioni le prendo solo io. E vi dico che finché ci sarò io ci sarà anche Filippo Antonelli Agomeri, un direttore sportivo competente, capace, e anche un’ottima persona. Vorrei poi che si smettesse di parlare di altre persone che frequentano il centro sportivo Monzello, di cui uno è un osservatore del Milan (Roberto Antonelli, ndr). L’unica influenza che ha avuto su di me è stata quella di spingermi a investire sul Monza. Dico tutto questo perché a me sembra di fare la figura dello scemo, di quello che mette i soldi e subisce le decisioni di altri. L’allenatore? Se la squadra continua a perdere c’è qualcosa che non va nel gruppo. Però nel secondo tempo di oggi abbiamo giocato molto meglio, più compatti, e si è vista una reazione di livello anche dal punto di vista tecnico. C’è il problema che prendiamo sempre troppi gol. Se Delpiano sederà sulla panchina domenica prossima (fischio d’inizio alle ore 14.30, ndr) in occasione della partita casalinga contro il Sondrio? Assolutamente sì. Mi chiedete chi me l’ha fatto fare di rifondare il Monza? Al contrario io mi sto divertendo molto. È bello emozionarsi per il Monza. Però domenica dobbiamo vincere perché è importante. Guardate che sono qui da soli tre mesi. Per fare una grande squadra ci vuole una grande società, ma la situazione negli uffici, nel rapporto coi fornitori, è veramente viziata. Ci sono cose che non fanno bene alla società Monza. Ogni giorno trovo situazioni che non vi dico…

Mi dispiace per i tifosi, che li leggo giù di corda, però non si può scrivere che il Monza ha raggiunto il punto più basso della sua storia perché quello è stato raggiunto la scorsa stagione. Al mercato di riparazione invernale si interverrà sfoltendo la rosa e ingaggiando un difensore, un centrocampista e un altro giocatore da valutare. Da gennaio l’organico sarà di 20 elementi. D’Errico? Oggi ha commesso un errore grave nonostante sia il giocatore più bravo tecnicamente, tant’è vero che è richiesto anche adesso da squadre di Divisione Unica”.

 

calcio-monza-di-nunno-mbIl presidente del Seregno, Paolo Leonardo Di Nunno, guarda la grande “pancia” del Brianteo e ripensa alla possibilità avuta la scorsa estate di rilevare il Monza per fonderlo col Seregno: “Non mi soddisfa aver battuto il Monza perché è il campionato del Seregno che non mi va giù. La gente non ha mai capito niente di quello che Di Nunno voleva fare per Seregno e Monza. Stavo per partecipare all’asta per rilevare il marchio del Monza Brianza 1912, ma un’ora prima me l’hanno sconsigliato. Unendo Seregno e Monza sarei stato il presidente di 1500 bambini: le grandi squadre sarebbero venute qua a pescare i giocatori, non all’estero. Si poteva fare un settore giovanile come il Milan: investire sui bambini è investire bene. La fusione sarebbe ancora una cosa bellissima da fare. L’esordio odierno di Suleman? Suleman non è nessuno. Noi stiamo cercando di riprendere Magrin (dallo Sporting Bellinzago, ndr) per il centrocampo. Inoltre ci vuole un terzino sinistro. Comunque oggi come oggi sono pessimista: non siamo più in corsa. Ma ce la giocheremo fino all’ultimo”.

 

calcio-monza-seregno-cotroneo-cusaro-mbPer Cotroneo “in questa categoria non ci sono differenze tra le squadre; nel nostro girone fa eccezione il Piacenza. Infatti anche oggi sarebbe finita in pareggio se il Monza avesse trasformato il rigore. Delpiano? È un buon allenatore, che ha ottenuto successi importanti. Però Monza è una piazza esigente… Comunque anche da noi è così perché il presidente chiede tanto”.

 

Fabio Cusaro ha raccontato della sua esperienza biancorossa: “Ho trascorso sei mesi complicati, tra alti e bassi, in una posizione di classifica precaria. Segnando al Monza non mi sono tolto alcun sassolino dalle scarpe”.

 

MONZA-SEREGNO 1-2 (1-1)

MONZA (5-3-2): Cetrangolo; Perini, Sokoli, Molnar, Ientile (14’ s.t. Spampatti), Cochis; Romeo (28’ s.t. Scavetta), Lombardi, Pontiggia; D’Errico, Grandi (32’ s.t. Fumana). A disp.: Radaelli, Achenza, Comentale, Tripsa, Varola, Capelli A.. All.: Delpiano.

SEREGNO (4-3-1-2): Bardaro; Capelli T. (16’ s.t. Baschirotto), Angioletti, Cusaro, Venturi; Szekely (40’ s.t. Acerbis), Cavallini, Gasparri; Marchini; Mauri (20’ s.t. Suleman), Bosio. A disp.: Viganò, Merli Sala, Fabiani, Iori, Scapini, Capogna. All.: Cotroneo.

ARBITRO: Di Graci di Como.

MARCATORI: 26′ p.t. Grandi, 46’ p.t. Cusaro, 9’ s.t. Gasparri.

NOTE: calci d’angolo 6-10; ammoniti Romeo, Cochis, Sokoli, Cavallini, Capelli T. e Venturi; espulso al 38’ s.t. Bardaro per interruzione fallosa di chiara occasione da rete; recupero 1′ e 6′; spettatori paganti 180 per un incasso di 1065 euro.

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