Politica

La ‘Legge brianzola’ blocca in Lombardia i fondi agli alberghi con migranti

Gli albergatori lombardi che negli ultimi tre anni non abbiano svolto attività esclusivamente turistica non riceveranno fondi.

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«Dalle parole ai fatti: Regione Lombardia non darà finanziamenti per il turismo a strutture ricettive alberghiere che ospitano immigrati clandestini». Con queste parole il capogruppo del Carroccio al Pirellone, Massimiliano Romeo, ha commentato l’approvazione da parte del Consiglio regionale lombardo dell’emendamento alla legge sul turismo che penalizzerà nei bandi gli albergatori che danno accoglienza ai richiedenti asilo in maniera volontaria. Con Romeo (brianzolo) firmatari dell’emendamento ci sono Fabio Rolfi e Pietro Foroni.

Il provvedimento, in sintesi, stabilisce che gli albergatori lombardi, provincia di Monza e Brianza inclusa, che negli ultimi tre anni non abbiano svolto attività esclusivamente turistica, sottoscrivendo convenzioni per ospitare migranti, non riceveranno i fondi regionali e non potranno partecipare ai bandi. Prevista una deroga per i provvedimenti coattivi da parte delle autorità.

Il sì è giunto ieri, martedì 16 settembre, suscitando da subito dei malumori da parte dell’opposizione. “La Lega, ancora una volta, stravolge un provvedimento utile, e su cui abbiamo lavorato per un anno, e lo trasforma in una caciara senza ne capo ne coda sugli immigrati con la solita baracconata alla Salvini. – ha commentato Stefano Buffagni, consigliere regionale del Movimento 5 Stelle Lombardia – Il turismo lombardo è una risorsa anticrisi che va sostenuta con ogni mezzo in una regione devastata economicamente. Potevamo discuterne seriamente, la promozione del turismo ha bisogno di un coordinamento di sistema, ma la Lega ha preferito tenere ferma un’aula consiliare per due giorni per strumentalizzare il tema del turismo e speculare sugli immigrati per prendersi quattro voti e due titoli di giornale. E’ una scelta scellerata che mostra totale disinteresse per i lombardi e per gli interessi della Lombardia vanificando il lavoro del Consiglio e delegittimando la Regione stessa.”

«Questa è una legge concepita e scritta per sostenere le imprese lombarde del turismo, non chi accoglie gli immigrati. Per quest’ultimo scopo, lo Stato ha speso 2 miliardi di euro in tre anni e Regione Lombardia non intende assolutamente utilizzare i soldi dei cittadini per contribuire»: così il consigliere regionale del Gruppo “Maroni presidente” Antonio Saggese replica alle polemiche sollevate dalla opposizioni in Consiglio regionale.  «Le opposizioni dicano quello che vogliono ma quello che serve, e che la legge intende soddisfare, è venire incontro alle difficoltà di chi, come gli albergatori lombardi, non vogliono cessare la loro attività nonostante le difficoltà generate dalla crisi economica. Le politiche per l’accoglienza dei profughi,  o presunti tali, non hanno niente a che vedere con un provvedimento, qual è il pdl sul turismo, di taglio economico e che riguarda un settore molto importante dell’economia del territorio lombardo, sul quale crediamo valga la pena investire. Oltretutto, sappiamo bene che dietro l’accoglienza degli immigrati si è sviluppato un business dai contorni in alcuni casi poco puliti: ci mancherebbe altro  – conclude il consigliere della Lista Maroni – che Regione Lombardia contribuisca ad alimentare questo business».

 

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