Opinioni

MTV Digital Days l’evento che ha diviso Monza

Molte le critiche agli MTV Digital. In tanti puntano il dito. Il vero problema è capire che destinazione dare ai Giardini Reali?

mtv digital days  serata

In trentamila hanno partecipato al raduno organizzato da MTV Italia in occasione della due giorni dedicata alla musica elettronica, gli MTV Digital Days. Un successo, senza alcun dubbio, ma che non allontana molte critiche.

Non è stato l’evento in sè a muovere le polemiche dei monzesi, ma il luogo dove è stato fatto. Il Consorzio Villa Reale e Parco di Monza con l’accordo del  Comune ha consentito agli organizzatori di allestire un palco nei giardini reali, sul retro della Villa.

Perchè i cittadini di Monza si sono divisi? Perchè tante polemiche? 
Perchè c’è chi sostiene, a ragion veduta, che dopo anni di poca o nulla visibilità per la nostra città, finalmente c’è stato un evento, oltre al solito Gran Premio, che ha messo la città sotto i riflettori nazionali. Un evento ben gestito e con clima di festa e con un certo taglio culturale (musicale). Ma a che prezzo? Al prezzo di un prato, quello appunto dei giardini reali, ridotto male? Ma il prato ricresce… Al prezzo di centinaia di bicchierini di carta e plastica da raccogliere? Ma ci pensa l’organizzazione a ripulire…

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I problemi non sono questi. Il problema come sempre in Italia è che ci sono le regole e poi le grandi eccezioni. Nei giardini della Villa Reale è vietato giocare a pallone, tenere la musica della stereo troppo alta e girare con le biciclette, anche se portate a mano. Ci sono una serie di divieti che fanno intuire a chi ci entra che quello è un luogo speciale, tanto speciale che l’amministrazione più volte ha pensato di renderlo a pagamento. Come si fa per i musei. Un museo a cielo aperto dove scoiattoli, ruscelletti e giochi d’acqua accompagnano chi lì ci va per leggere un libro o trovare un po’ di pace.

Per due giorni invece, con una  decisione che spiazza, il via libera agli MTV Digital. E a pochi passi dalla Villa Reale, che a ben guardare è un monumento e come tale non sappiamo fino a che punto ami la musica elettronica (un’informazione che ci potrebbero dare i severissimi ispettori dei beni culturali).

Questo è stato il vero problema: acconsentire nel luogo del bello monzese per eccellenza (e del proibito), lo scatenarsi di una festa, dalle mille luci e suoni.
Ora dobbiamo capire se i Giardini Reali sono un luogo dove da domani si potrà fare di più oppure non fare mai più ciò che è stato fatto negli ultimi due giorni.

 

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