Salute

Riforma sanitaria, la Brianza si divide in due

L'ospedale di Monza comprenderà Desio, mentre con Vimercate finiranno Seregno e Carate. Con Lecco verrà formata la

riforma salute maroni 2

Una riorganizzazione territoriale nel segno di una maggiore attenzione verso i pazienti. Mercoledì in tarda serata Regione Lombardia ha varato la riforma sanitaria. Il via libera al documento, costato frizioni e contrasti anche in seno alla maggioranza, comporterà profondi cambiamenti anche in Brianza. In particolare, Monza comprenderà Desio, mentre sotto Vimercate andranno Seregno e Carate.

Roberto Maroni, governatore di Regione Lombardia, ha commentato così la riforma: “Abbiamo anticipato il futuro. Il tema fondamentale è che le aziende ospedaliere si trasformano in strutture che si occupano anche del territorio, per cui diventeranno aziende socio-sanitarie territoriali concretizzando il principio base della riforma che è passare dal curare il malato a prendersi cura del malato, questo è il cuore della riforma”.

I passaggi chiave del piano sono una nuova organizzazione territoriale accompagnata da nuove e maggiori competenze. Nel dettaglio, la nuova mappa riduce da 15 a otto le Asl della Lombardia, rinominandole Ats, agenzie di tutela della salute: Insubria (Varese e Como), Brianza (Monza e Lecco), Bergamo, Brescia, Pavia, Val Padana (Cremona e Mantova), Città Metropolitana (Milano e Lodi) e quella della Montagna (Sondrio, Valtellina e Valcamonica).

L’Ats brianzola sarà a sua volta divisa in tre aziende socio sanitarie territoriali (Asst), in sostituzione delle attuali aziende ospedaliere: Lecco, Monza (che comprenderà gli ex distretti Asl di Monza e Desio) e Vimercate (sotto cui si riuniranno Carate, Seregno e l’ospedale di Vimercate). Questo nuovo assetto verrà monitorato fino a settembre. Poi, se dovessero sorgere intoppi, la nuova legge prevede la possibilità di apportare correzioni e aggiustamenti in corsa.

MBNews è anche su WhatsApp. Clicca qui per iscriverti al canale e rimanere sempre aggiornato.
Più informazioni
commenta