Pesca in apnea, le regole per farlo in sicurezza e rispettando l’ambiente

Intervista a Jimmy Muzzone, istruttore di pesca in apnea, per chiedergli come fare a pescare in sicurezza e quali sono le regole principali per svolgere questa attività senza fare danni all’ambiente.

jimmy muzzone

Abbiamo incontrato Jimmy Muzzone, istruttore di pesca in apnea, per chiedergli come fare a pescare in sicurezza e quali sono le regole principali per svolgere questa attività senza fare danni all’ambiente.

Il mare è nostro amico, per nove mesi della nostra vita siamo stati immersi nel liquido amniotico poi però una volta messi al mondo l’abitudine con l’acqua pian piano è diminuita, il mare porta con se delle sensazioni indescrivibili, ma anche imprevedibili ecco perché mentre ci immergiamo in apnea o nella pesca in apnea non dobbiamo sottovalutare l’essere troppo sicuri di se stessi nei confronti del mare perché c’è sempre molto da imparare.

Come prima regola ai fini delle sicurezza è sempre bene segnalare con la boa segna sub la nostra presenza in acqua, quindi prestiamo molta attenzione perché la boa oltre ad essere obbligatoria per legge Art 130 che dice: “Il subacqueo in immersione ha l’obbligo di segnalarsi con un galleggiante recante una bandiera rossa con striscia diagonale bianca, visibile ad una distanza non inferiore a 300 metri; se il subacqueo è accompagnato da mezzo nautico di appoggio, la bandiera deve essere messa issata sul mezzo nautico. Il subacqueo deve operare entro un raggio di 50 metri dalla verticale del mezzo nautico di appoggio o del galleggiante portante la bandiera di segnalazione”. La sanzione in caso la guardia costiera vi trovi sprovvisti può variare dai 516 a 3098 euro. Ci sono in commercio diversi tipi di boa segna sub, a SFERA: rotonda e dotata di bandierina solitamente integrata e gonfiabile, utilizzata per la maggiore da subacquei, SILURO: cilindrica dotata di bandiera applicabile sull’estremità la più utilizzata dai pesca sub in quanto la forma a siluro permette di scivolare in acqua senza creare attrito e in questo modo il pescatore riesce a fare meno sforzo durante gli spostamenti.

PLANCETTA: a forma di mini tavola da surf, alcuni pescatori prediligono questa soluzione perché è più adatta alle esigenze del pesca sub in quanto è fornita di molti spazi per il trasporto di attrezzatura ausiliaria.

Indipendentemente dal modello diverso di Boa è possibile agganciare (previo moschettoni o velcro) attrezzatura di riserva o bottiglie con acqua per reintegrare l’organismo.

Ogni anno sono diversi i casi di persone investite da imbarcazioni pur avendo la boa segna sub quindi è bene comunque prestare un’attenzione particolare nella stagione estiva dove il traffico di imbarcazioni è maggiore.

Un’altra regola importante è il sistema di coppia, oggi molti pescatori in apnea prediligono andare per mare in solitaria, questa è una delle cause per il quale si leggono sui giornali notizie tristi di pescatori in apnea che sono stati recuperati privi di conoscenza! E’ vero l’incidente succede comunque anche se c’è un compagno di pesca però in caso di incidente possiamo avere un “angelo custode” che veglia su di noi e in caso di emergenza si immergerà e vi verrà a recuperare e vi riporterà in superficie.

Continuando con le regole oltre a reintegrare durante la pratica della pesca con dei Sali minerali è sempre bene prestare attenzione ad alcuni aspetti come per esempio guardare le condizioni meteo/mare prima di andare in mare per evitare situazioni pericolose, evitate sempre di effettuare tuffi profondi consecutivi e con bassi tempi di recupero, state attenti a lunghi aspetti a profondità oltre i -15 metri perché può diventare pericoloso e incappare nel Taravana l’incidente riscontrato nella pesca in apnea e che se non preso in tempo può diventare un problema da non sottovalutare fino ad arrivare all’ischemia.

Oltre alle regole di sicurezza è sempre bene come citato, rispettare il nostro mare seguendo le regole per la pesca in apnea, esistono ordinanze che vietano l’ingresso da zone balneari, rispettiamo le distanza di sicurezza, carichiamo il fucile senza puntarlo contro il compagno, evitiamo di sparare a pesci sotto misura specialmente a quelle specie in via di riproduzione. Se decidiamo di pescare in posti dove non siamo mai stati consultate la capitaneria di porto e loro vi indicheranno i posti agibili e quelli interdetti alla pesca.   

Jimmy, ogni anno si registrano diversi morti tra i pescatori subacquei, perché accadono questi incidenti, quali sono le cause?

E’ vero ogni anno si registrano incidenti e tutti durante la pratica della pesca in apnea, come citato poco fa le cause sono ogni anno le stesse, mancanza di assistenza, essere troppo sicuri di se stessi e si da confidenza al mare… in caso di errore non perdona! La profondità l’ho lasciata da parte proprio perché i casi di Taravana non vengono citati quando si parla di incidenti, vengono piuttosto nascosti per evitare di raccontare di aver riscontrato questo tipo di problema.
Per chi non lo sapesse il Taravana prende il nome dalla Polinesiana e significa Pazzia, nell’apnea in special modo nella pesca in apnea un incidente ormai diffuso assomiglia alle manifestazioni della malattia da decompressione (MDD) associata all’immersione con autorespiratori (Sub). Come scritto questo tipo di incidente è predisposto a chi pratica la pesca e questo perché l’apneista puro effettua pochi tuffi in profondità con un tempo di recupero lungo, mentre nella pesca spesso si fanno molti tuffi anche oltre i -15 e il tempo di recupero sbagliato può causare un accumulo di azoto e a sua volta la formazione di possibili bolle gassose nel sangue. Un consiglio per chi vuole pescare profondo è quello di effettuare un recupero lungo più del doppio del tempo di immersione, state attenti perché la permanenza sul fondo (l’aspetto) comporta un aumento di possibilità di incidente, nel caso di segnali di Taravana (formicolii, semi paralisi) recatevi subito all’ospedale o meglio se avete una bombola di ossigeno a disposizione respirate ossigeno magari immersi a pochi metri ai fini di cercare di espellere le microbolle residue.

Un altro incidente che può capitare è la samba definita stato prensicopale questo perché precede il black-out della sincope., riconoscere la samba non è difficile infatti il nome deriva dal ballo della samba, questo perché avviene un movimento incontrollato del corpo con annesso irrigidimento dello stesso, in caso di soccorso è sufficiente portare in superficie l’infortunato e farlo ventilare facendogli prendere aria, abbiamo detto che è una pre sincope quindi il primo distaccamento tra cervello e corpo. La sincope (black out) è un arresto respiratorio e non quello cardiaco è una reazione celebrale legata alla mancanza di ossigeno, questo incidente può capitare anche all’apneista puro, solitamente negli ultimi metri di apnea durante la fase di risalita, a differenza della samba dove vi è un primo scollegamento cervello-corpo nella sincope c’è un black out vero e proprio quindi tutte le funzioni sono scollegate tranne le parti vitali, inizia con l’arresto respiratorio seguito dopo poco da quello cardiaco, ovviamente se non soccorso in tempo la permanenza può causare danni al cervello o peggio conseguenze irrecuperabili.

Nel caso ci fosse un pesca-sub in difficoltà cosa possiamo fare?

Se vi dovesse capitare di soccorrere un compagno durante l’apnea o la pesca le manovre di soccorso sono le medesime, cercate di ventilare il meglio possibile e immergetevi, avvicinatevi all’infortunato, slacciate la cintura contenente i piombi, allontanatela e lasciatela cadere sul fondo, prendete da dietro l’infortunato, cercate di mantenergli la mascella serrata con una mano mantenendo il capo dritto, a questo punto se la profondità è importante lasciamo cadere anche la nostra di cintura e riportiamo il più velocemente possibile in superficie la persona, appena usciti dall’acqua toglietegli la maschera per una maggiore ossigenazione, mettetelo in posizione orizzontale e verifichiamo le condizioni, in caso di battito cardiaco presente interverremo con delle insufflazioni chiudendogli le narici del naso fino quando non vediamo segnali, intanto andiamo verso la riva, nel caso di mancanza di battito usciamo dall’acqua il prima possibile e se non siamo qualificati per la rianimazione cardio polmonare evitiamo di intervenire, chiamiamo in ogni caso il 118 e vi diranno cosa fare!

 

Come scegliere la tecnica di pesca?

La tecnica di pesca è una cosa un po’ personale e va a gusti, aspetto, agguato, tana etc hanno diverse caratteristiche e dipende tutto dalla preparazione del pescatore. Oggi si utilizza molto anche la pesca in poco fondo e ci sono stati casi di grosse prede, non pensiate che il pesce si pesca solamente in profondità, questo può accadere in estate quando la temperatura dell’acqua aumenta e i pesci si spostano più in profondità ma non è comunque detto che in basso fondo non si peschi.

Oggi sembra quasi una moda pescare fondo, il raccontare “ho preso un pesce a tot metri” sembra quasi che ci fa sentire più bravi ma non è così, consiglio ai principianti di iniziare in modo graduale, le prede insieme ai metri miglioreranno con il tempo, non scoraggiatevi, pensate a divertirvi e rispettate il mare e il suo habitat. Vorrei sottolineare un tipo di pesca che ritengo molto pericolosa e la sconsiglio, specialmente ai principianti alle prime armi o a quelle persone che non hanno esperienza, è la pesca con ausilio di piombo mobile. Questo tipo di pesca consiste nell’utilizzare un piombo mobile durante la pesca per facilitare la discesa, molti commettono l’errore di utilizzare questo sistema per scendere più in profondità ed è sbagliatissimo! Il piombo mobile in Italia oggi è usato da poche persone e quasi tutte sono atleti e non pescatori semplici, utilizzano il piombo per raggiungere una profondità INFERIORE a quella che solitamente arriviamo con le nostra gambe in modo da avere un ampio margine di sicurezza, non vi spiego nel dettaglio questa tecnica perché la ritengo molto pericolosa se non presa con le adeguate precauzioni.

Il rispetto del mare e dei pesci che lo popolano è importante, quali sono le regole per non creare danni all’ambiente e alla fauna ittica?

Per avere rispetto del mare e dei pesci che vi abitano bisogna avere un minimo di conoscenza del mondo sommerso a iniziare dal tipo di pesce, le misure stabilite per le diverse specie da poter pescare fino al numero di kg giornalieri di pescato, non dimentichiamo il divieto tassativo di alcuni pesci (in periodi di riproduzione) e altri come i crostacei che sono sempre vietati.

  • Età minima per pescare 16 anni
  • Pescato in kg massimo giornaliero 5 KG compreso (pesci e molluschi) almeno che non prendiate un solo pesce di peso massimo
  • Divieto di pesca a crostacei (granchi, aragoste, cicale, astici etc) o molluschi (vongole, ostriche, patelle etc)

ESEMPI E MISURE

SARAGO MAGGIORE 23 CM

SARAGO PIZZUTO 18 CM

SARAGO FARAONE 18 CM

CERNIA 45 CM

CEFALO 20 CM

SPIGOLA 25 CM

TRIGLIE 12

 

Un ultimo consiglio, Jimmy…

Se posso dare un mio contributo anche gratuito ai fini di evitare di leggere articoli di spiacevoli accaduti mi rendo disponibile ad essere contattato per dubbi o lacune, consiglio sempre di andare per mare sempre con un compagno (se istruttore ancora meglio) cercate di pianificare il tipo di pesca prima di entrare in acqua, accertatevi di raggiungere entrambi la stessa profondità di pesca in modo tale da poter soccorrere l’infortunato da entrambe le parti, evitate di bere alcolici la sera prima e se non vi sentite in forma rinunciate alla giornata di pesca, la vostra vita vale più di un pesce!

Da istruttore (apnea-pesca apnea e monopinna) consiglio di partecipare ad un corso di apnea possibilmente in gruppi dove sono presenti anche istruttori di pesca in apnea in modo tale che possiate essere guidati nel migliore dei modi. Siamo presenti sia in Brianza presso l’impianto di Arcore che in quello di Gorgonzola da Settembre fino a Maggio per bene 9 mesi all’anno, diamo la possibilità di partecipare a corsi di apnea, pesca in apnea e monopinna rilasciando certificazioni Internazionali, non mancano gli allenamenti finalizzati all’attività che più vi interessa.

Per informazioni e contatti

info@apneasicura.it  Tel 3348482116

 

 

 

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