Monza, stop all’anti-accattonaggio, ma in arrivo altri provvedimenti dal comune

13 luglio 2015 | 14:21
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Monza, stop all’anti-accattonaggio, ma in arrivo altri provvedimenti dal comune

Firmata la scorsa estate, l’ordinanza “anti accattonaggio” varata dall comune di Monza non sarà rinnovata. Il provvedimento dalla sua entratata in vigore ha portato alla denuncia di oltre 200 persone.

Firmata la scorsa estate, l’ordinanza “anti accattonaggio” varata dall comune di Monza non sarà rinnovata. Il provvedimento dalla sua entratata in vigore ha portato alla denuncia di oltre 200 persone. Le violazioni si sono registrate in punti specifici della città: dalla stazione, alla zona in prossimità della fontana di largo Mazzini, passando per alcune aree di parcheggio, supermercati e aree verdi cittadine.

Da marzo però il provvedimento non è più in vigore e il perchè lo ha spiegato l’assessore alla Sicurezza del comune di Monza, Paolo Confalonieri a MBNews: «Quella anti accattonaggio è una ordinanza contingibile e urgente limitata nel tempo e nello spazio. E’ entrata in vigore nel luglio del 2014 e, in accordo anche con la Prefettura doveva restare attiva fino a gennaio 2015. E’ stata comunque attuata una proroga sino allo scorso marzo ma oltre non poteva essere prolungata».

Stando al report stilato dalla Polizia locale di Monza (diffuso lo scorso febbraio, ndr.) è emerso, tra gli altri dati, che  tra le persone denunciate vi siano più di 100 cittadini rumeni, una cinquantina di italiani è una trentina di slovacchi. L’ordinanza l’estate scorsa era stata adottata in seguito a una campagna condotta dal comando dei vigili, durante la quale sono stati messi sotto osservazione puntuale comportamenti di diverse persone stazionanti nei pressi di alcuni luoghi cittadini specifici.

Il mancato rinnovo, però, ha suscitato alcuni malumori in città: «La città è invasa da accattoni e mendicanti, basta provare a pagare il salatissimo parcheggio di Piazza Trento per imbattersi nelle solite rom che presidiano le macchinette dalla mattina fino a tarda sera. Capisco che per l’amministrazione sia più utile fare multe per divieto di sosta che preservare la sicurezza dei cittadini, vista l’ammissione della difficoltà nel riscuote le sanzioni, ma le forze di polizia locale non possono essere usate esclusivamente per far cassa» – spiega in una nota Massimiliano Meloni, coordinatore provinciale di La Destra.

«Attualmente è in corso una riflessione tecnica e politica per capire come proseguire nelle aree dove sono ancora presenti atteggiamenti molesti. Stiamo valutando a settembre quali strumenti, anche complementari, adottare ».