Attualità

Cambio vertice al comando provinciale dei carabinieri: il saluto del Generale Stefanizzi

Il Comandante Provinciale dei Carabinieri di Milano, Generale Maurizio Stefanizzi, si appresta a lasciare l’incarico.

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La fiamma nel cuore, il dispiacere di lasciare un territorio che lo ha fatto sentire “a casa”, il Comandante Provinciale dei Carabinieri di Milano, Generale Maurizio Stefanizzi, si appresta a lasciare l’incarico per proseguire la sua carriera al comando del V Reparto del Comando Generale dell’Arma a Roma.
“Io qui mi sono sentito a casa, da Capitano ero stato a Milano e già allora avevo trovato un humus speciale, sono tornato da comandante provinciale quando Milano era in procinto di affrontare diverse sfide importanti quali il semestre europeo ed Expo – dichiara il Generale Stefanizzi – Il dispiacere del distacco c’è, dagli amici, da un contesto in cui mi sono trovato bene. Sono figlio dell’arma, ho girato l’Italia da sempre, ma se dovessi scegliere un posto dove passare la mia pensione sarà Milano”. Nei suoi due anni di permanenza al comando di una delle zone nevralgiche del paese, il Generale ha comandato il Gruppo Carabinieri di Milano, con le sue sette Compagnie, e quello di Monza, che ne ha otto. “Il mio personale, il Nucleo Investigativo e le Compagnie, hanno fatto davvero un lavoro straordinario e portato a termine operazioni eccellenti – prosegue il Generale – oggi si chiude un capitolo della mia vita professionale e personale, certamente uno dei più belli e più intensi e dalle grandi soddisfazioni. Posso affermare con certezza di aver trovato, nei rapporti ottimi con le altre forze si polizia, non solo degli amici ma dei fratelli. Mi appresto a una nuova sfida professionale, ma porterò con me i bei ricordi di momenti vissuti a Milano e in Provincia di Monza”.
Un uomo che al centro della vita votata alla giustizia, ha sempre messo al primo posto i rapporti umani, il Generale Stefanizzi è sempre stato vicino alle Vittime del Dovere. La sua partecipazione sentita, in particolare, la ricordiamo a Monza, durante il concerto di Natale della Fanfara dell’Arma, a favore delle famiglie di coloro che sono rimasti uccisi in servizio, presso il Teatro Manzoni di Monza, nel dicembre dello scorso anno. Essendo stato a Milano, con due incarichi differenti, due volte, non resta che augurargli il detto “non c’è due senza tre”.

 

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