“Buona scuola”: Uds di Vimercate pronta a scioperi e boicottaggi

Dopo l'approvazione della legge sulla "Buona Scuola" l'"Unione degli studenti di Vimercate" ha scritto un comunicato stampa che critica aspramente il decreto e promette ostruzionismo.

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Dopo l’approvazione della legge sulla “Buona Scuola” l'”Unione degli studenti di Vimercate” ha scritto un comunicato stampa che critica aspramente il decreto e promette ostruzionismo.

Il Governo Renzi ha approvato ieri alla Camera con 277 voti a favore il nuovo disegno di legge che vuole rivoluzionare e rendere più efficenti la scuola. Ma che trova contrari soprattutto chi ogni giorno frequenta questa istituzione: gli insegnanti e gli studenti, già scesi in piazza durante l’iter di approvazione negli scorsi mesi.

Fra gli oppositori anche l’Unione degli studenti di Vimercate che hanno scritto un comunicato per spiegare le ragioni della loro contrarietà e per annunciare i modi in cui, da settembre, si opporranno a quanto deciso dal Governo:

“ll ddl del governo sulla scuola è stato approvato: ora è legge. La nostra democrazia è tenuta in ostaggio e il voto positivo del Parlamento sul ddl scuola è l’emblema dell’autoritarismo del Governo Renzi. Dopo mesi di cortei, occupazioni, proposte alternative e scioperi è assurdo che non si sia fatto un passo indietro: da settembre renderemo le scuole ingovernabili. Renzi non ha compreso l’entità della resistenza che metteremo in campo. Il movimento della scuola è maggioritario nel Paese e non si fermerà! Il Governo con questa legge risponde soltanto agli interessi delle imprese, dei presidi-manager e alle logiche valutative degli Invalsi. Le scuole dovranno diventare “imprenditrici” per autopromuoversi recependo fondi dal territorio e saranno palestre di clientelismi, autocrazia e assenza di diritti per studenti e lavoratori. Il risultato è solo quello di aumentare le disuguaglianze già oggi ben visibili e continuare ad aiutare le scuole paritarie e chi si iscrive ad esse.
Noi abbiamo fatto tantissime proposte ma nessuno c’ha ascoltato.
Noi studenti vogliamo un “Altra Scuola” giusta che riparta da sette priorità per creare una scuola gratuita, di qualità, formativa, in grado di cambiare il modello di lavoro e di sviluppo. In questi anni chi vive le scuole ogni giorno ha definito un modello d’istruzione radicalmente alternativo, interrogandosi anche su obiettivi concreti raggiungibili se solo si avesse la volontà politica di attrarre risorse colpendo tra le varie cose le grandi richezze e bloccando le grandi e dannose “grandi opere”. Proprio da un’alternativa sui saperi, liberamente accessibili e svincolati dalle logiche del mercato del lavoro attuale, si potrebbero iniziare ad abbattere le disegualianze sociali che la crisi ha reso sempre più marcate e stravolgere l’attuale modello di lavoro e di sviluppo. La priorità è ripartire dal garantire l’accesso gratuito ad una scuola di qualità, un primo passo contro dispersione scolastica e abbandono. Resistere non basta, non più. Lo abbiamo capito sin dall’inizio, da quel lontano 2008 di tagli e distruzione. Già da allora si discuteva e si praticava l’altra scuola possibile. Se questo Governo pensa di poter dormire notti serene si sbaglia: sono andati avanti senza rendersi conto che dietro di loro c’è il vuoto, che sono stati sfiduciati dalle piazze degli ultimi mesi. Noi siamo una generazione che in realtà non si aspetta nulla da queste persone che fanno gli interessi dei pochi contro i bisogni dei molti senza essere legittimati dal voto popolare. Non possiamo fermarci anche perché il nostro protagonismo è indispensabile per liberare questo Paese. Noi siamo un mare in tempesta che neanche l’estate riuscirà a placare. Da settembre le scuole saranno proprio gli spazi della costruzione alternativa in corto circuito con chi ci governa, sfiduceremo la “Buona Scuola” proprio nei luoghi che vorrebbe svendere, sottrarremo legittimità a chiunque voglia fermare il cambiamento che da anni pratichiamo e saremo indomabili nelle piazze. Le scuole saranno un problema per il Governo Renzi. Boichetteremo i dispositivi di valutazione, creeremo nuovi organi di partecipazione per bloccare l’applicazione della riforma, costruiremo proposte alternative da mettere in pratica scuola per scuola, evidenzieremo in diverse forme le mancanze strutturali della scuola pubblica italiana e continueremo a riempire le piazze con i lavoratori e i precari. Boicotteremo la legge in ogni sua forma, contro il mercato dei saperi e la privatizzazione dei diritti. Non faremo passi indietro, perché qui è in gioco una battaglia troppo importante sulla democrazia che travalica “La Buona Scuola” e punta a mettere in crisi i processi di governance a livello europeo. L’OXI italiano maturerà anche nelle scuole, per cambiare il nostro Paese e costruire un’Europa dei diritti, del welfare, del reddito di base e di un lavoro degno e di qualità. Saremo un’anomalia. Non vi è rimasto nessun argomento per farci ancora perdere tempo, come direbbe De André.”

Unione degli studenti Vimercate

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