Attualità

Bovisio Masciago, ecco l’autovelox dello “Stop”. Automobilisti imbufaliti, ma…

In seguito alla segnalazione di un nostro lettore abbiamo contattato il sindaco di Bovisio per chiarimenti sulle multe date al semaforo di via Bonaparte. La sua replica.


Forse non tutti sanno che si può ricevere una multa per essersi fermati allo stop… ma oltre la linea di arresto. In particolare, un cittadino di Bovisio Masciago ha scritto a MB News per raccontare quello che succede in via Bonaparte, a Bovisio ma al confine tra i comuni di Cesano Maderno e Limbiate, dove sul semaforo è montato un rilevatore velocar Red&Speed: «Questo apparecchio è furbescamente attivato anche per rilevare questa infrazione, poco nota agli automobilisti e sanzionabile con 63 euro e 2 punti di decurtazione sulla patente – racconta Massimo -. Per questa distrazione il sottoscritto ha pagato in 1 mese 3 verbali identici, ricevuti posticipatamente, quindi senza la possibilità, una volta ravvedutosi, di poter porre rimedio».
Massimo non protesta tanto contro la multa in sé, ma, piuttosto, per la mancanza di informazione in merito: «Le autorità di polizia sostengono di aver adeguatamente informato i cittadini, ma ho conferma di numerosi verbali quotidianamente staccati per questa infrazione – si lamenta -. O gli automobilisti sono ignoranti, o il messaggio non è chiaro… oppure è più comodo far verbali piuttosto che investire in formazione, magari inviando un comunicato alla cittadinanza circa l’utilità e le funzioni di questo apparecchio».
«Un bel modo di far cassa», sostiene Massimo. È davvero così? Interrogato, il sindaco, Giuliano Soldà risponde prontamente alle nostre domande: «Bisogna ricordare che è il codice della strada a stabilire che al semaforo rosso l’autovettura si debba fermare prima della linea di arresto. In ogni caso la contravvenzione viene inviata solo nel caso in cui l’automobilista passi con il rosso, oppure se, nonostante il semaforo sia rosso, oltrepassi con tutte le quattro ruote la linea bianca d’arresto, vale a dire in una posizione molto pericolosa».
Il velocar è segnalato poco prima di arrivare al semaforo

Il velocar è segnalato poco prima di arrivare al semaforo

E proprio la pericolosità dell’incrocio, già scenario di incidenti anche molto gravi, aveva portato all’installazione del velocar nel luglio 2013. «L’amministrazione precedente e la Polizia Locale, dopo l’installazione e prima che il sistema entrasse in funzione, ne avevano dato opportuna comunicazione ai cittadini anche a mezzo stampa – ricorda Soldà -. L’apparecchio in questione, omologato dal Ministero e sottoposto a taratura periodica annuale, scatta sempre 6 fotografie dell’auto, in modo da documentare le fasi di superamento della linea con l’indicazione, per ciascuna foto, del tempo trascorso da quando è scattato il rosso. Questo permette di stabilire con certezza le modalità dell’arresto, e quindi se l’automobilista è avanzato dopo lo scatto del rosso oppure se già si trovava in quella posizione quando il semaforo è scattato. Infine – conclude il sindaco – è opportuno precisare che il tempo della fase del ‘giallo’ è di 5 secondi, nonostante la norma ne preveda 3, e che sul posto sono installati  ben 3 cartelli di preavviso, anche questi non previsti dalla normativa».
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