Salute

Cesano, nuovo caso di legionella. Brianzacque: “L’acqua è idonea”

L’acqua potabile distribuita sul territorio comunale è dunque conforme ai parametri qualitativi che la rendono idonea al consumo umano.

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“L’acqua distribuita dall’acquedotto è controllata e idonea al consumo”. Questo è quanto comunica Brianzacque in merito al nuovo presunto caso di legionella a Cesano Maderno. La società specifica che tutta le rete dell’acquedotto è trattata da anni con ipoclorito di sodio.

L’acqua potabile distribuita sul territorio comunale è dunque conforme ai parametri qualitativi che la rendono idonea al consumo umano. Brianzacque rende noto altresì che , da diversi anni, viene sottoposta a  continui trattamenti di disinfezione microbiologici che interessano l’intera rete acquedottistica.

«La disinfezione viene eseguita con ipoclorito di sodio, attenendosi al valore prescritto dalla normativa vigente ( 0,2 milligrammi per litro ). A scopo precauzionale, BrianzAcque non ha mai interotto il trattamento di clorazione, avviato fin dal 2009, che rappresenta una misura suppletiva a garanzia della salubrità dell’acqua erogata».

Il comune di Cesano Maderno nel frattempo ha fatto uscire una nota stampa in cui comunica: «A seguito di un presunto caso di legionella (almeno secondo le informazione al momento disponibili)  BrianzAcque – gestore unico del servizio idrico integrato in Provincia di Monza e della Brianza – ha comunicato che l’acqua distribuita dall’acquedotto e’ controllata e idonea al consumo. Tutta la rete viene trattata con ipoclorito di sodio. L’acqua potabile distribuita sul territorio comunale è conforme ai parametri qualitativi che la rendono idonea al consumo umano ed inoltre, da diversi anni, viene sottoposta a continui trattamenti di disinfezione microbiologici che interessano l’intera rete acquedottistica. La disinfezione viene eseguita con ipoclorito di sodio, attenendosi al valore prescritto dalla normativa vigente (0,2 milligrammi per litro). A scopo precauzionale, BrianzAcque non ha mai interrotto il trattamento di clorazione, avviato fin dal 2009, che rappresenta una misura suppletiva a garanzia della salubrità dell’acqua erogata. Conseguentemente si conferma l’estraneità dell’acquedotto a tale episodio».

(ultimo aggiornamento ore 12.56)

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